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ROMA 02 FEBBRAIO 2012 - Sconcertanti le dichiarazioni rilasciate ieri dal premier Monti, che intervenendo alla trasmissione su canale 5, Matrix, ha detto "I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno più il posto fisso a vita. E poi ,diciamolo, che monotonia. E' bello cambiare e accettare delle sfide". Poi parlando dell'articolo 18 ha aggiunto “"non è un tabù e può essere pernicioso per lo sviluppo dell'Italia e il futuro dei giovani in un certo contesto ma può essere abbastanza accettabile in un altro contesto". Sottolineando l'esigenza di procedere "ad una modifica del sistema di flessibilità in entrata e in uscita" ed è essenziale una "riforma degli ammortizzatori che tuteli il singolo lavoratore quando deve cambiare lavoro, senza legare la tutela del lavoratore a un posto di lavoro che diventa obsoleto""la finalità principale della riforma del mercato del lavoro è quella di ridurre il terribile apartheid che esiste tra chi per caso o per età è già dentro e chi fa fatica ad entrare. Bisogna ridurre questo divario".[MORE]
Immediata la reazione dei giovani, soprattutto disoccupati e precari che hanno dato sfogo in rete a rabbia e sdegno per le parole del Presidente, tanto che su facebook è stata subito creata una pagina per raccogliere i nuovi fautori della monotonia e quanti farebbero volentieri a meno dell'emozione di doversi arrangiare per tirare avanti!
Intanto il vice capogruppo del Pd al Senato, Nicola Latorre, prende le distanze dalle dichiarazioni del Premier e afferma “ E' stata una delle peggiori performance televisive del presidente del Consiglio. Lo dico con il dovuto rispetto a Mario Monti. Teorizzare che la società non è dinamica perché c'è l'articolo 18, perché c'è il posto fisso è una sciocchezza. Teorizzare che il posto fisso è noioso credo sia discutibile e io non la penso proprio così".
Decisamente più dura invece, la posizione di Antonio Borghesi dell'Idv che ha dichiarato “Penso che le parole del premier siano inopportune e inappropriate tipo quelle di Padoa Schioppa quando disse che le tasse sono bellissime, dovrebbe chiedere scusa agli italiani. Io ho una figlia ultra trentenne che vive di lavori precari. Monti ha sbagliato profondamente e dovrebbe chiedere scusa a tutti quegli italiani che in questo momento vivono un momento estremamente difficile. Lui guarda ad un periodo in cui cambiare era più facile, adesso le cose sono molto diverse. Il precariato va superato. I giovani sanno che non avranno lo stesso lavoro a vita ma va garantito il passaggio da un posto di lavoro a un altro, cosa che ora non accade".
Mentre Massimo Rossi, portavoce della Federazione della Sinistra va ancora oltre e invita le forze politiche a "licenziare per giusta causa il Premier e il suo Governo". "Il senatore a vita Monti vada a dirlo ai milioni di italiani che hanno una famiglia da mantenere e il mutuo sulla casa da pagare quanto è monotono avere un posto fisso. Questo governo va licenziato al più presto, nel rigoroso rispetto dell'art. 18: c'è una causa giusta, ed è la sua dannosità. Monti attacca l'art. 18 come 'pernicioso' e il posto fisso come "monotono". Poi dice che c'è un 'terribile apartheid' a danno dei giovani per colpa di chi è 'già dentro' al mondo del lavoro. Solo un governo arrogante, che opera dalla parte dei privilegi, può auspicare la libertà di licenziare senza giusta causa e può invocare il precariato a vita. Solo un governo vigliacco, dopo aver allungato l'età pensionabile, può tentare furbescamente di scatenare la guerra tra generazioni illudendo i giovani che il loro futuro migliore si ottiene solo togliendo diritti fondamentali conquistati con anni di lotte".
foto da go-bari.it
Maria Assunta Casula