Politica
Monti e l'Italia che verrà: da «Non posso garantire il futuro» a «Fiducia nei prossimi governi»
DOHA (QATAR), 19 NOVEMBRE 2012 - Mario Monti aggiusta il tiro e riconferma la sua fiducia nell’Italia che verrà. Non erano state proprio queste le parole che il premier italiano aveva rilasciato a Kuwait City, nel suo viaggio nei paesi del Golfo Persico volto ad attrarre nuovi investitori nel nostro paese. A coloro che gli avevano chiesto se avesse dato garanzie sull’Italia che si delineerà dopo le elezioni, il Presidente del Consiglio ha risposto in maniera piuttosto sorprendente: «Non posso garantire per il futuro» si può leggere su Ansa «chi governerà deve avere come obbiettivo quello di continuare a garantire crescita, giustizia, lotta a corruzione e evasione». Non proprio la risposta adatta ad attrarre nuovi capitali dall’estero, insomma.[MORE]
Ovviamente non si sono fatte attendere le repliche del mondo politico, in particolare da parte degli oppositori del premier, come Antonio Di Pietro, che su Repubblica parla di «ricatto bello e buono: o rivado io al governo, o agli investitori stranieri dico che non garantisco per l'affidabilità del paese dopo di me». Per il leader dell' Idv «l'Italia resta comunque affidabile, è lui che si è montato la testa». Anche i nuovi avversari del Pdl non sono rimasti in silenzio: «Dietro la dichiarazione rivolta agli investitori esteri c’è il tecnocrate che prende gusto alla politica fino al punto di non volerla lasciare più» accusa Sandro Bondi sul sito web del Popolo della Libertà
Oggi, però, il premier risponde in maniera più fiduciosa in merito all’Italia che verrà: al termine del colloquio di Doha con il primo ministro del Qatar, Hamad bin Jassm Al Thani, il quale aveva domandato quali garanzie potrà offrire l’Italia del dopo-Monti, il Presidente del Consiglio ha rinnovato la fiducia nei suoi successori: «Qualunque cosa accada nel futuro ci saranno governi responsabili che faranno ancora meglio per far progredire l'economia italiana. Anche dopo il voto sono certo che i governi che verranno opereranno per il risanamento e le riforme» sono le concilianti parole riportate da Repubblica. «L'arrivo di investimenti esteri è il risultato del risanamento e noi continueremo su questa strada per incoraggiare la comunità internazionale a investire da noi».
(Foto: mackinsonpost.it)
Giovanni Gaeta