Politica
Monti, Berlusconi su riduzione tasse "pifferaio che illude Paese"
ROMA, 14 GENNAIO 2013 – Continua lo scontro mediatico tra Monti e Berlusconi. Così, secondo le indiscrezioni riguardanti la registrazione della puntata di 'Porta a Porta' che andrà in onda questa sera, per Mario Monti, “Quando parla di riduzione delle tasse, Silvio Berlusconi "mi ricorda la fiaba del pifferaio, è un autorevolissimo pifferaio".
Non risparmia colpi il premier che prosegue l’affondo aggiungendo, “La promessa di ridurre le tasse avanzata da Berlusconi è un discorso illusionistico, perché fatto dal principale responsabile dell'alto livello delle tasse oggi, perché chi ha governato per otto degli ultimi undici anni deve pure avere qualche responsabilità. E' puerile che le scarichi su chi ha governato nell'ultimo anno”. [MORE]
Il Professore prosegue snocciolando dei dati, sottolineando che con il governo di Berlusconi le entrate pubbliche sono lievitate in media di 22 miliardi annui; con quello di Romano Prodi di 26 miliardi; con il suo di 20 miliardi. Per Monti,"Berlusconi ha già illuso gli italiani per tre volte, la prima volta mi sono fatto illudere anch'io, economista e non politico, quando c'è stata la promessa della rivoluzione liberale nel 1994. Che gli italiani possano ancora credere alla serietà di promesse di questo tipo venendo da quella bocca, mi ricorda la fiaba del pifferaio con i bravi topini attratti dal fascino e vanno ad annegare in quel fiume".
E ancora, "Chi è in grado di ridurre anziché di far aumentare gli spread, far risparmiare un sacco di soldi allo Stato e se uno dice che le tasse sono lo Stato che mette le mani nelle tasche degli italiani acquista popolarità presso quella quota di italiani tendente allo zero che è stupida, ma la gran parte dei cittadini italiani sono maturi e responsabili. Perciò usare un linguaggio di questo tipo demolisce le premesse per una seria lotta all'evasione fiscale. Quindi chi promette di ridurre le tasse è chi in passato non ci è riuscito, che non sarebbe in grado di tenere sotto controllo gli spread perché non è creduto sul piano internazionale e perché ammiccando all'evasore fa sì che quella riduzione di tasse per i contribuenti onesti che deriva anche dalla lotta all'evasione sarebbe rimandata alle calende greche".
Inoltre, Monti respinge una maggioranza guidata da "un nuovo illusionista o da un vecchio illusionista ringalluzzito", ammette che non sarebbe "tranquillo se Grillo sedesse al tavolo del Consiglio europeo di Bruxelles", ribadendo che, “Non saremo la stampella di nessuno ma il pungolo di tutti". Infine, in riferimento all'ipotesi di una manovra aggiuntiva in primavera, Monti conclude, "Questo dipenderà da chi governa, ma tutti gli accertamenti fatti dall'Unione europea sono nel senso che il disavanzo strutturale non sarà significativamente diverso da zero”.
(fonte: Adnkronos)
Rosy Merola