Chiesa e Società
Monsignor Maniago a Sersale per la dedicazione dell'altare della restaurata chiesa di Sant'Anna
Terminata la fase di restauro, è stata riaperta al culto dei fedeli la Chiesa “Sant’Anna” che sorge nel suggestivo centro storico di Sersale. Il restauro, avviato da don Fabio Rotella, è terminato proprio in questi giorni, con la consegna dei lavori da parte della ditta appaltatrice “Corige” e da numerose maestranze, anche locali che hanno restituito alla comunità di Sersale un prezioso edificio sacro ricco di storia e fede, come hanno sottolineato il parroco don Steven e il sindaco di Sersale Carmine Capellupo.
Momento centrale della giornata è stata la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Claudio Maniago, nel corso della quale il presule ha proceduto al rito di dedicazione dell’altare.
“La dedicazione di un altare – ha detto Maniago - è qualcosa di molto importante: nella Casa del Signore questo oggetto non è un tavolo qualunque. Ricorderete tutti che tutte le volte che inizia una celebrazione, il sacerdote arriva all'altare, si inchina e lo bacia. Sappiamo che il bacio è un gesto di affetto, è un gesto di rispetto, di grande attenzione, che di solito non si fa a degli oggetti perché non ci sono oggetti materiali che hanno la dignità tale da avere il nostro affetto. Di solito il bacio si dà a una persona viva, a cui vogliamo comunicare il nostro affetto, il nostro amore, il nostro rispetto, la nostra amicizia”. “Oggi, entrando, - ha spiegato Maniago - nessun sacerdote ha baciato l'altare, neanche il vescovo. Perché ancora questo bellissimo manufatto non è quello che deve essere, cioè un segno permanente, stabile in questa Chiesa della presenza del Signore”. “Il Signore è il nostro altare, quella roccia, quella pietra su cui noi costruiamo la nostra vita di cristiani. Egli è davvero la pietra d'angolo, si diceva nelle vecchie costruzioni, quella da cui parte tutta l'attenzione della struttura. Senza quella pietra tutto viene meno, la stabilità viene meno. È davvero un fondamento, il fondamento della nostra vita di fede, della nostra comunità, della Chiesa. Ecco perché oggi dedichiamo questo manufatto molto bello: lo dedichiamo al Signore, glielo offriamo, glielo doniamo, perché sia Lui a possederlo, a prenderlo come suo e faccia di questo oggetto un segno della sua presenza in mezzo a noi”.
L’Arcivescovo ha quindi sottolineato che “non è un caso che l'altare abbia questo luogo così privilegiato: è il centro dell'attenzione in una chiesa. Ci sono altri altarini in chiese come queste, ma non hanno la stessa importanza. Questo anche quando non si celebra l'Eucarestia rimarrà addobbato con la giusta tovaglie e con i candelabri perché l’altare rimane tale anche quando non si celebra”.
“Oggi, all’inizio della liturgia eucaristica – ha concluso Maniago - il Vescovo lo bacerà dopo averlo unto con il sacro crisma, diventando segno prezioso della presenza di Dio, in questa chiesa, in questa comunità. In questa chiesa, da questo altare, scaturirà grazia per noi, per il nostro popolo. Stupiamoci di questo e alla luce di questo evento, non soltanto rallegriamoci, ma di più rendiamo grazie al Signore, perché con questo evento ci aiuta a capire che se è stato bello, impegnativo ma bello, il restauro di questa Chiesa. Ben più bello e anche impegnativo è il restauro continuo che dobbiamo fare della nostra vita di fede, perché sempre di più possa risplendere della bellezza che Dio ha pensato per ciascuno di noi. Ci aiuti Maria e l'intercessione di Sant'Anna a far sì che questo momento diventi davvero bello per questa nostra comunità, perché ci aiuti a crescere, a diventare una comunità sempre più secondo il cuore di Dio, sempre più secondo la sua volontà, sempre più plasmata da quella Parola, il Vangelo, che è vita per tutti”.
Il parroco don Steven ha infine ringraziato anche le istituzioni che, oltre ai fondi stanziati dalla Cei, hanno contribuito alla realizzazione del restauro. In particolare "un ringraziamento per il contributo ricevuto dalla Regione Calabria al dott. Luca Buccafurri e al Dirigente Dipartimento – Infrastrutture e Lavori Pubblici del Settore 4, ingegnere Francesco Tarsia e il responsabile Arch. Alfonso Macrì".