Chiesa e Società
Mons. Nunzio Galantino, ha incontrato il clero di Catanzaro-Squillace
Segretario generale della conferenza episcopale italiana, Mons. Nunzio Galantino, ha incontrato il clero di Catanzaro-Squillace
CATANZARO, 15 DICEMBRE - Il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Nunzio Galantino, ieri mattina ha tenuto un incontro di aggiornamento al clero dell’Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace. [MORE]
Ad accoglierlo con gioia nel complesso parrocchiale di “Santa Maria della Roccella” l’Arcivescovo metropolita Mons. Vincenzo Bertolone, presidente della Cec, già suo predecessore nella diocesi di Cassano allo Ionio dal 2007 al 2011.
Un incontro significativo che ha approfondito gli aspetti della spiritualità e della missione del presbiterio alla luce del sussidio pastorale della Cei “Lievito di fraternità”, frutto di un lavoro collegiale dei vescovi italiani portato avanti dal 2014 al giugno scorso. Un documento per aiutare i presbiteri a inserirsi come evangelizzatori in questo tempo, affrontando le sfide e promuovendo una pastorale di prossimità. Un cammino di rinnovamento che negli ultimi decenni è stato ben ripreso nell’esortazione apostolica post-sinodale di Giovanni Paolo II “Pastores dabo vobis”, nella lettera apostolica “Ministrorum institutio” di Benedetto XVI e nel magistero e nei pronunciamenti di Papa Francesco.
Tanti i punti tracciati in chiave descrittiva e pratica dal Vescovo Galantino, che hanno evidenziato come il presbitero è chiamato ad essere “costruttore della comunità” e “strumento della tenerezza di Dio”, nella consapevolezza di non sfuggire dalla difficoltà che il mondo prospetta.
Mons. Galantino ha ribadito come la nuova evangelizzazione richiede al presbitero di saper vivere l’amicizia con il Signore, fronteggiando una concezione consumistica della vita che spesso nulla ha a che vedere con la sequela a Cristo. Tante le difficoltà connesse al ministero che non possono e non devono permettere al presbitero di essere un burocrate o un funzionario nell’amministrazione e nella gestione della pastorale. Oggi più che mai, al presbitero è richiesto un esercizio responsabile nel vivere con sobrietà ed essenzialità a servizio del popolo di Dio, sanando le ferite e le sofferenze dei poveri, non semplicemente come un atto di amore, ma come un vero atto di fede che Gesù ha insegnato ai suoi.
Per Mons. Galantino «luogo di formazione del clero è il presbiterio», dove si è chiamati a vivere insieme la progettualità pastorale con il proprio vescovo, sentendo il rilancio missionario della bontà del Signore, che rimette in cammino la vita di ogni uomo provato dalla fragilità della condizione umana.
«Il presbitero può essere costruttore della comunità cristiana - secondo Galantino – nella misura in cui testimonia la tenerezza e la misericordia del Signore». Una missione pastorale che deve saper armonizzare i carismi senza competizione, valorizzando nella comunità la creatività e operando sempre con il cuore di Cristo.
Dalle parole del Segretario generale della Cei è emerso un invito e un augurio al clero di Catanzaro-Squillace, chiamato a compiere un salto di qualità per un cammino di rinnovamento complessivo della vita sacerdotale, secondo anche lo spirito richiesto da Papa Francesco: «Sogno una Chiesa missionaria, capace di trasformare ogni cosa perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l'evangelizzazione del mondo più che all'autopreservazione».