Cronaca
Modena, uccisa e chiusa in un frigorifero: la Procura chiede 17 anni nei confronti del reo confesso
MODENA, 9 OTTOBRE - Chiesta una condanna a 17 anni di carcere nei confronti dell’uomo che nel giugno del 2016 ha ucciso la sua convivente strangolandola e nascondendo il cadavere in un frigorifero, situato nelle cantine del palazzo in cui è avvenuto l’efferato crimine. Al termine di un estenuante interrogatorio, l’uomo aveva ammesso le proprie responsabilità, dichiarando di aver strangolato la sua compagna.
La prossima udienza del processo (con rito abbreviato, ndr) si svolgerà il sei novembre e sarà quella della sentenza. Il legale difensore dell’imputato, da quanto riportano i media locali, contesterebbe l'omicidio volontario. Per l’avvocato si tratterebbe di un delitto preterintenzionale.[MORE]
Era il 27 giugno del 2016 quando il corpo della vittima, in avanzato stato di decomposizione, è stato ritrovato in una palazzina sulla Nazionale per Carpi, nel quartiere Madonnina, grazie alla segnalazione di alcuni residenti della zona che hanno allertato i vigili del fuoco a causa di cattivi odori provenienti dalle cantine.
Le indagini avviate dalla Polizia hanno permesso di rintracciare l'ex convivente della donna, intorno alle due di notte di martedì 28 giugno, a Castelfranco Emilia, presso l'abitazione di una conoscente. L'uomo avrebbe avuto addosso le chiavi dell'abitazione della vittima e anche quelle della cantina dove è stato trovato il corpo esanime.
Attualmente, l’omicida è detenuto nel carcere di Piacenza. La perizia psichiatrica ratificata dalla dottoressa Matilde Forghieri ha stabilito che il cinquantenne era capace di intendere e di volere, pertanto di autodeterminarsi, mentre uccideva la sua compagna.
Luigi Cacciatori
Immagine da: tgcom24.mediaset.it