Politica
Modena, Muzzarelli: "Sulle azioni Hera serve equilibrio"
MODENA, 2 DICEMBRE 2014 - Nelle decisioni che il Comune di Modena dovrà assumere sulle azioni di Hera “serve equilibrio tra la possibilità di venderne una quota più o meno ampia per realizzare investimenti e l’esigenza di mantenerle per poter contare anche nei prossimi anni sui dividendi che rappresentano un parte significate delle entrate correnti comunali”. E’ la riflessione del sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha accompagnato la presentazione al Consiglio comunale della delibera che prevede di rinnovare per solo sei mesi il Patto di sindacato tra i soci pubblici di Hera, che scade a fine anno, allo scopo di valutare le disposizioni della Legge di Stabilità 2015 rispetto alla razionalizzazione delle società partecipate locali. [MORE]
Tra i motivi indicati dal sindaco Muzzarelli che portano i firmatari del Patto a proporre di approvarne uno nuovo per soli sei mesi, e non triennale come nelle altre occasioni, ci sono anche le nuove norme del Testo unico della Finanza (legge alla quale fanno riferimento le società quotate) in merito al “voto plurimo” o “voto maggiorato”. Si tratta di una norma che consente di modificare gli statuti attribuendo un voto maggiorato (fino a due voti per azione anziché uno solo) a chi mantiene l’azione per almeno due anni. “Manca però ancora il regolamento attuativo Consob – ha affermato Muzzarelli – che è opportuno attendere prima di assumere qualunque decisione sull’introduzione o meno di tale regime nello statuto di Hera”.
Il Patto di sindacato, infatti, non si limita a garantire la partecipazione maggioritaria pubblica prevista dallo Statuto di Hera (il cosiddetto “sindacato di blocco”) obbligando i sottoscrittori a non scendere complessivamente sotto al 51 per cento (“la governance dell’azienda si può controllare comunque anche con una percentuale inferiore, penso al 35 per cento, sotto però non si può scendere”, ha spiegato Muzzarelli), ma prevede anche un impegno a votare in Assemblea in modo conforme a quanto deciso dal Comitato di sindacato sulle questioni più importanti tra le quali, appunto, le principali modifiche statutarie o le decisioni straordinarie come fusioni e scissioni.
Il Comitato di sindacato, inoltre, è il soggetto che formalizza e presenta le liste di maggioranza per l’elezione del consiglio di amministrazione indicando, come soci pubblici, 11 dei 14 consiglieri.
I soci pubblici modenesi partecipano al Patto, fin dall’incorporazione di Meta in Hera, mediante Hsst-Mo che possiede 139 milioni di azioni Hera, 121,9 milioni delle quali “bloccate” con il Patto. La delibera indica che le azioni bloccate potranno variare in aumento: qualora infatti taluni enti attualmente sottoscrittori del Patto non ne deliberassero il rinnovo, potrebbe essere necessario da parte dei sottoscrittori bloccare ulteriori azioni, al fine di garantire comunque la maggioranza pubblica di Hera.
Nel rinnovo del Patto si prevede anche l’adesione del Comune di Udine, in realtà la decisione era già stata assunta la scorsa primavera esprimendo parere favorevole alla fusione per incorporazione dell’azienda di Udine (Amga) in Hera. Udine partecipa esclusivamente al Comitato di sindacato, mentre non esprime alcun componente nel consiglio di amministrazione di Hera, né nel collegio sindacale.
Giovanni Cristiano