Estero

Mladic sarà consegnato al Tribunale penale dell'Aja. Bogherzio shock: è un patriota.

“Hanno arrestato un uomo morto"; titola così il quotidiano popolare serbo Alo, ed effettivamente, non si può che pensare la stessa cosa guardando le foto di Ratko Mladic, l'ex generale serbo-bosniaco ricercato per genocidio e crimini di guerra dal Tribunale penale dell'Aja dopo l’arresto, e confrontandole con quelle risalenti agli anni Novanta. [MORE]


Non vedeva un medico da dieci anni, afferma il ministro dell’interno a vicepremier serbo Ivica Dacic; durante la latitanza avrebbe subito due ictus, la parte destra del suo corpo è praticamente paralizzata,secondo indiscrezioni avrebbe un cancro. Ma nonostante le precarie condizioni di salute, e l’appello della moglie che chiedeva di ricoverarlo, il Tribunale Speciale di Belgrado ha stabilito che l’ex generale sarebbe in condizione di essere consegnato al Tribunale penale dell’Aja.


E mentre i media raccontano di come Mladic abbia chiesto di avere in cella un televisore, delle fragole e libri di Tolstoi e Gogol, il ministro Franco Frattini sottolinea come il suo arresto abbia sicuramente avvicinato la Serbia a una candidatura come futuro stato membro dell’Unione Europea. La sua cattura, dice la portavoce della Nato Oana Lungescu, è il segno che a livello internazionale viene sempre fatta giustizia, e che uno dei capitoli più neri della storia dell’Europa si sta per chiudere.

Il MInistero degli Esteri russo,intanto, lancia un appello per un processo giusto e imparziale, da non usare come espediente per allungare in modo artificioso le attività del tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia.

Controcorrente l’annuncio shock dell’Europarlamentare della Lega Nord Mario Bogherzio, che ai microfoni de “la Zanzara” su Radio 24 si schiera con l’ex generale definendolo un patriota, dichiarandosi pronto ad andarlo a trovare ovunque egli sia. I Serbi, continua, avrebbero potuto fermare l'avanzata islamica in Europa, ma non li hanno lasciati fare.

Simona Peluso