Estero

Mladic condannato per crimini di guerra dal Tribunale dell'Aja

L’AJA, 22 NOVEMBRE – La Corte Internazionale di Giustizia ha condannato all’ergastolo Ratko Mladic, ex comandante dell’esercito serbo-bosniaco, per dieci capi di imputazione fra cui genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. [MORE]



Il “boia di Srebrenica”, come era conosciuto, ha terrorizzato la Serbia in guerra fra il 1992 e il 1995, dando il via ad una delle più grandi epurazioni dalla Seconda Guerra Mondiale: nella città di Srebrenica il generale ha portato a compimento lo sterminio di ottomila musulmani bosniaci, con la chiara intenzione di attuare una vera e propria pulizia etnica. A seguito di quello che fu uno degli ultimi atti di Mladic, l’ex generale scomparve e rimase in latitanza per più di quindici anni, durante i quali fu protetto dai suoi fedelissimi e dalla famiglia. Nel maggio del 2011 fu finalmente trovato e portato agli arresti, grazie a una segnalazione anonima.

Il verdetto del Tribunale, che opera per conto delle Nazioni Unite, è stato pronunciato dal giudice Orie, il quale ha sottolineato come coloro che perpetrano crimini di simile gravità verranno sempre consegnati alla giustizia indipendentemente da quanto potenti o protetti possano essere.

L’imputato, sorprendentemente presente in aula durante la lettura della sentenza, non ha fatto mancare le proprie reazioni: dapprima ha chiesto ai propri legali di fare interrompere la seduta a causa di un malore poi, vedendosi rifiutare la richiesta di interruzione, ha cominciato ad insultare i giudici.

All’esterno del Tribunale non si sono fatte attendere le reazioni di chi era in attesa della sentenza: si sono verificati infatti dei tafferugli fra delle associazioni a favore delle vittime serbe e dei manifestanti.

[Foto: www.rt.com]

Velia Alvich