Misterbianco: Comune sciolto per Mafia, sciopero fame sindaco
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Misterbianco: Comune sciolto per Mafia, sciopero fame sindaco

lunedì 30 settembre, 2019

MISTERBIANCO 30 SETTEMBRE - Una protesta eclatante a difesa della legalita' di un paese "indignato e mortificato da un'offesa infamante". 

Nino Di Guardo - fino a tre giorni fa sindaco di Misterbianco prima che il Comune venisse sciolto per mafia - ha iniziato lo sciopero della fame. Sotto la sede del Municipio di via Sant'Antonio Abate l'ex primo cittadino protesta con tanto di camper e cartelloni contro la decisione del ministero di sciogliere il comune per infiltrazioni mafiose. 

Di Guardo ha annunciato di avere scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella "per non firmare il decreto di scioglimento del Comune" e ha letto un passo della lettera: "Chiedo a Lei, nella veste di supremo garante della Legalita' costituzionale, di non firmare il decreto, Misterbianco e' un esempio di buongoverno, uno dei Comuni piu' virtuosi dell'intera Sicilia. 

Ci troviamo in presenza di un crimine di Stato, contro il quale daro' vita ad di eclatante protesta, iniziando da domani lo sciopero della fame davanti al mio Comune".

"Io non sciopero per me stesso - sottolinea Di Guardo - sciopero per rappresentare la protesta di una comunita', perche' tutti debbono sapere che i cittadini di Misterbianco non ci stanno ad essere chiamati mafiosi. Faro' lo sciopero della fame per il tempo che le mie energie mi consentiranno. Fin quando potro'...".
Ieri sera Di Guardo ha tenuto un comizio in piazza e pubblicamente ha chiesto le dimissioni del Prefetto di Catania Claudio Sammartino.
"Signor Prefetto lei su Misterbianco ha preso un abbaglio. E
siccome chi sbaglia paga, lei si deve dimettere. Vergogna. Dov'e' la mafia? - ha continuato Di Guardo - Ce lo dimostri! Qui ci sono uomini, non quaquaraqua' signor Prefetto!" 


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