Scienza & Tecnologia
Mise, entro 10 anni il 30% dell'energia verrà da fonti rinnovabili
ROMA, 9 GENNAIO 2018 - Una percentuale di produzione di energia da fonti rinnovabili nei consumi finali lordi di energia pari al 30% in linea con gli obiettivi previsti per l’Italia dalla UE e una quota di energia da Fer nei consumi finali lordi di energia nei trasporti del 21,6% a fronte del 14% previsto dalla UE. Sono questi alcuni dei punti principali contenuti nella proposta di Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC) inviato nella giornata di ieri – 8 gennaio 2019 - a Bruxelles dal Ministero dello Sviluppo Economico, come previsto dal Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio 2016/0375 sulla Governance dell’Unione dell’energia
Il Piano, come spiega il ministero in una nota, è articolato in 5 dimensioni: decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno dell'energia, ricerca, innovazione e competitività. Il piano integrato per l’energia e il clima prevede una riduzione dei consumi di energia primaria rispetto “allo scenario Primes 2007 del 43% a fronte di un obiettivo Ue del 32,5% e la riduzione dei Ghg (gas serra) rispetto al 2005 per tutti i settori non Ets (esclusi dal meccanismo di quote) del 33%, obiettivo superiore del 3% rispetto a quello previsto da Bruxelles”, si legge ancora nel comunicato.
"Siamo riusciti nei tempi previsti - ha dichiarato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all'Energia Davide Crippa - ad elaborare uno strumento fondamentale per la politica energetica e ambientale del nostro Paese e dell'UE per i prossimi 10 anni, senza il quale continueremmo a navigare a vista e col pericolo di non raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti".
Il piano - ha aggiunto Crippa - "è uno strumento che per raggiungere i propri obiettivi avrà bisogno del sostegno e della collaborazione attiva da parte di tutti gli stakeholders, sia nella fase di predisposizione che di realizzazione. Per questo, prevediamo una consultazione a tutti i livelli e, soprattutto, con le parti interessate, comprese le parti sociali. Oltre alla consultazione tramite la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) contiamo di realizzare un percorso strutturato di confronto attraverso tavoli tematici di lavoro che coinvolgeranno i diversi player. Inoltre, a breve, presenteremo in un evento pubblico il portale dedicato al Piano nazionale, pensato per essere uno spazio di informazione e di dialogo sulle principali tematiche oggetto del piano, integrando anche la dimensione sociale della transizione energetica che, molto spesso, rappresenta la principale barriera al cambiamento".
Fonte immagine ciriesco.it