Cultura e Spettacolo
Minori reclusi, importante tappa formativa per i corsisti di "LeAli al futuro"
DIECI TUTORS PER ACCRESCERE L'AUTOSTIMA
Incontro con l'associazione italoamericana "Mentoring" della first lady newyorkese Matilda Cuomo Si chiama "Mentoring" ed è l'associazione creata da pochi anni dalla moglie del governatore dello stato di New York Matilda Raffa Cuomo. Si tratta di un ente onlus la cui mission è diretta ad arginare il diffuso e[MORE] preoccupante fenomeno dispersione scolastica, causa di piaghe sociali quali bullismo, babygang, violenza negli stadi, microcriminalità, droga, etc. Dopo gli States, i coniugi Cuomo (entrambi meridionali) ed il figlio ne hanno esteso la operatività anche in Italia dove sono sorte sezioni Mentoring in diverse regioni.
La V lezione del Progetto interministeriale "LeAli al Futuro", in Calabria diretto dall'Istituto comprensivo "Vincenzo Vivaldi" di Catanzaro Lido, ha ospitato la psicologa Francesca Moccia, referente del Progetto Sviluppo della "Mentoring", sotto la cui egida il progetto "LeAli al futuro" sta formando dieci tutor che opereranno nelle province di Catanzaro, Cosenza e Reggio. Presso l'auditorium dell' Istituto Minorile del capoluogo, la giovane professionista ha parlato ai numerosissimi corsisti spiegando le caratteristiche dell'associazione che prende il nome dal re dei Traci sotto la cui saggia guida crebbe Ulisse. La Moccia ha focalizzato il concetto di autostima la cui mancanza provoca disagio, depressione e disturbi dell'umore; mentre la crescita determina sicurezza e capacità progettuale. "Attenzione però - ha aggiunto la psicologa - alla autostima "insicura", quella che ostenta l'individuo narcisista, prevaricatore e irascibile".
Nella veste di moderatore il dirigente del "Vivaldi" Vitaliano Rotundo ha insistito sul valore sperimentale del progetto in un settore, come quello della rieducazione, in cui nessuno ha ricette risolutive. "L'équipe di LeAli al futuro è formata da componenti che provengono da diverse estrazioni istituzionali e sociali, ma tutti concentricamente diretti all'obiettivo di un linguaggio comune, soprattutto a dare competenze che orientino i giovani detenuti ad esperienze condivise di occupazione. Ci sono due ministeri che stanno investendo su di noi - ha continuato - a testimonianza che a Roma la scuola "Vivaldi" con i suoi insegnanti è tenuta in grande considerazione".
Al seminario ha preso parte il direttore della casa circondariale catanzarese Angela Paravati la quale ha offerto ai presenti alcune interessanti spunti di riflessione, in particolare le differenze tra la teoria letteraria sulle problematiche carcerarie e la realtà quotidiana della vita dietro le sbarre. Tre le domande-chiave della missione: chi è il delinquente? qual è lo scopo della pena? il carcere raggiunge il suo scopo? "Il nostro mandato - ha concluso la direttrice di Siano - è quello di offrire un percorso di vita nell'ambito delle leggi dello Stato. Non possiamo né abbiamo diritto di cambiare nessuno."
Il dirigente del Centro di Giustizia Minorile Calabria e Basilicata Angelo Meli ha spiegato infine che enti, scuole ed agenzie educative devono fermarsi a capire perchè alcuni ragazzi rompono il patto con la società."La giustizia minorile arriva nel momento successivo al danno; ma l'ambito d'intervento è anche quello preventivo. Non è facile catturare l'attenzione di questi ragazzi - ha concluso - ci vuole un atto di umiltà da parte nostra"