Cronaca
Minacce ed intimidazioni a don Ennio Stamile, chiesto intervento del ministro dell'Interno
ROMA, 31 GENNAIO 2012 - In merito al recente episodio di minacce e di intimidazioni nei confronti di don Ennio Stamile, l'onorevole Franco Laratta si è rivolto al Ministro degli Interni per mezzo di un'interrogazione a risposta scritta, chiedendo esplicitamente: "Protezione per il parroco minacciato. Gli atti sono gravissimi e assai preoccupanti"!
PER SAPERE
Premesso che: Nei giorni scorsi, a Cetraro, cittadina in provincia di Cosenza che si affaccia sul Tirreno, don Ennio Stamile, parroco della parrocchia di San Benedetto a Cetraro, nonché presidente dell’Osservatorio sulla Legalità e delegato regionale della Caritas diocesana, è stato nell’arco di pochi giorni, destinatario di alcune gravi intimidazioni;[MORE]
Nel tardo pomeriggio di domenica 22 Gennaio, l’automobile del sacerdote, parcheggiata, come informano alcuni organi di informazione, in piazza del Popolo, a Cetraro, veniva presa di mira da ignoti e sfregiata con oggetti appuntiti;
Nella notte tra venerdi e sabato (27 e 28 Gennaio), ignoti si sono introdotti nella casa canonica in cui abita don Stamile, a Cetraro, lasciando sul cancello del cortile, una testa di maiale mozzata con un lembo di stoffa in bocca a simboleggiare un bavaglio; una intimidazione, questa, di chiaro stampo mafioso il cui messaggio risulta inequivocabile: “Tieni la bocca chiusa”.
Un duplice e inquietante avvertimento al parroco che ha fatto piombare il centro tirrenico nel buio degli anni ‘70/’80, quando il territorio era dominato dalle cosche mafiose della zona, organizzazioni spietate che imponevano, in modo incontrastato, la legge della sopraffazione mafiosa. Nel giugno del 1980, la criminalità organizzata uccise Giannino Losardo, assessore di Cetraro e segretario capo della Procura della Repubblica di Paola, molto noto per il suo impegno antimafia e nemico dichiarato delle organizzazioni criminali.
Don Stamile è un sacerdote impegnato a sostenere e dare sostegno e sollievo spirituale ai poveri, si prodiga a favore della legalità e alla crescita civile di una comunità molto segnata da quel periodo. La sua intensa attività pubblicistica e la sua scrupolosa opera pastorale sono indirizzate alla ricerca della verità, alla riaffermazione della democrazia e del bene comune secondo gli insegnamenti cristiani. Nelle omelie di don Ennio, le denunce contro il “male” e “l’omertà” coraggiose e dissacranti.
Lo stesso don Stamile, spiega, a mezzo stampa, che "Queste minacce sono state una reazione alla mia predicazione di sacerdote che, in certi casi, come insegna il Magistero sociale della Chiesa, deve assumere i toni della denuncia. È chiaro che quando vediamo il male, soprattutto quando raggiunge livelli preoccupanti e colpisce chi è povero e solo, come gli anziani e i disabili, noi preti non possiamo tacere".
Denunce che lo hanno evidentemente posto in una sovraesposizione rischiosa e lo rendono vulnerabile, tanto da procurarsi due gravi intimidazioni nel giro di pochissimi giorni.
TUTTO CIO’ PREMESSO
SI INTENDE SAPERE: ·Se il governo è a conoscenza di quali iniziative siano state poste in essere per individuare i responsabili delle gravissime intimidazioni i danni del parroco di Cetraro, don Ennio Stamile; ·Quali iniziative intende assumere, per quanto di competenza, per garantire al sacerdote la sicurezza necessaria a condurre serenamente l’opera pastorale; ·Se non ritiene necessario forme di tutela del parroco e della casa canonica presso cui risiede.