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Minacce di morte su Facebook a Montolivo, la Digos denuncia tifoso viola
FIRENZE, 28 SETTEMBRE 2011- La diatriba tra Montolivo e la Fiorentina è, ormai, un fatto noto. La volontà del centrocampista bergamasco è di andar via da Firenze a parametro zero (voci insistenti vogliono il Milan in pole position per il suo cambio di maglia). Lo stesso giocatore vive una situazione surreale, a disposizione e titolare nella squadra di Mihajlovic e fischiatissimo dalla Curva Fiesole, il nucleo caldo del tifo viola.[MORE]
Da idolo, più volte paragonato ad Antognoni, Riccardo Montolivo è attualmente un autentico "nemico" per molti tifosi fiorentini. Purtroppo si è andati ben oltre i fischi. Infatti sul social network Facebook sono apparse delle vere e proprie minacce di morte per il nazionale azzurro. Anche nel capoluogo toscano si possono notare scritte sui muri nei confronti di Montolivo che definire “offensive” sarebbe un eufemismo. Se risulta comprensibile il risentimento dei tifosi per il “tradimento” di un loro beniamino, sfuggono al buon senso e alla civiltà l’esagerazione di frasi assurde, totalmente sconsiderate e di una gravità da non sottovalutare.
A tal proposito un sostenitore della Fiorentina di 21 anni, di Bagno a Ripoli (Firenze), è stato denunciato dalla Digos per minacce aggravate in seguito alle indagini svolte sui messaggi intimidatori pubblicati su Facebook e rivolti al calciatore viola. Lo pseudo tifoso ha scritto pesanti insulti e minacce di morte del tipo"brucia all'inferno", "traditore" e "viziatello".
La Digos di Firenze ha precisato che la denuncia non è stata la conseguenza di un esposto del calciatore ma di un'attività d'ufficio. Il ragazzo potrebbe essere sottoposto a Daspo. Ad oggi la polizia non giudicherebbe grave la situazione: tuttavia è stato alzato il livello di attenzione, attraverso il costante monitoraggio dell'umore su internet dei tifosi.
Indipendentemente che si tratti di "innocue" parole di mitomani, di lucide e pericolose provocazioni o di avventate frasi di tifosi feriti, rimane il fatto che ancora una volta il mondo del calcio sconfina impropriamente in quello della cronaca.
Davide Scaglione