Cronaca

Minacce a Saviano e Capacchione: assolti i boss, condannato l'avvocato

NAPOLI, 10 NOVEMBRE 2014 - Assoluzione per Francesco Bidognetti e Antonio Iovine, ex boss del clan dei casalesi, per non aver commesso il fatto. I due erano stati rinviati a giudizio per le minacce allo scrittore Roberto Saviano ed alla giornalista Rosaria Capacchione. Viene condannato invece ad un anno di reclusione, con sospensione della pena, il legale dei due boss, l'avvocato Michele Santonastaso. Assoluzione anche per l'altro avvocato, Carmine D'Aniello.

Questo il dispositivo della sentenza emessa quest'oggi dalla terza sezione del Tribunale di Napoli, che arriva a distanza di 6 anni dagli avvenimenti contestati. Era il 2008 quando, nell'aula bunker di Poggioreale, dove si celebrava il processo Spartacus, l'avvocato Santonastaso lesse una lettera firmata da Bidognetti e Iovine (allora latitante, ora collaboratore di giustizia). I due boss chiedevano la remissione, sarebbe a dire il trasferimento del processo in altra sede per sospetta imparzialità dell'organo giudicante.
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Ad influenzare il giudizio dei magistrati, per i due imputati, sarebbero stati le opere di Saviano e gli articoli della Capacchione. Per contro il contenuto della lettera fu determinato talmente grave da rafforzare la scorta a Saviano, e concederla anche alla giornalista.

Non sono stati giudicati colpevoli i firmatari della lettera, ma il loro avvocato. Questo fa parlare Saviano di "vittoria a metà", che nello stesso tweet commenta ancora la sentenza affermando che i boss, definiti "guappi di cartone", sono stati comunque in qualche modo colpiti, intaccando quell'aura di invincibilità di cui si circondano. Ed ancora si può parlare di vittoria a metà per Saviano perché, come afferma in un'intervista rilasciata dopo la lettura della sentenza, si ha la sensazione che la battaglia antimafia non sia considerata una priorità dalla macchina giudiziaria.

(fonte immagine LaPresse)

Giuseppe Puppo