Cronaca

Milano, striscioni contro Salvini nel giorno della manifestazione del leader del Carroccio

MILANO, 18 MAGGIO -Striscioni e cortei di protesta hanno accolto Matteo Salvini a Milano, dove il leader della Lega è in piazza per manifestare in vista delle prossime elezioni europee. Dai palazzi e dai balconi del centro numerosi gli striscioni, tra i quali “non sei il benvenuto” e “dove sono i 49 milioni?”. Le forze dell’ordine, intanto, sono state costrette a intervenire in mattinata per ritirare alcuni striscioni di minaccia nei confronti del ministro dell’Interno. Numerose le associazioni oggi in piazza per protestare contro il raduno dei leader sovranisti convocato per la fine della campagna elettorale dal vicepremier. 

Quella degli striscioni anti-Salvini è comunque una forma di protesta sui generis, se non altro per la maniera in cui è stata preparata. Negli scorsi giorni, infatti, le associazioni scese oggi in piazza avevano lanciato su Facebook una singolare iniziativa: una caccia al tesoro per scovare gli striscioni anti-Salvini in 49 tappe in tutte le zone della città. 49 quanti sono i milioni che la Lega è tenuta a  restituire allo Stato. “In palio abbiamo messo un pupazzetto di Zorro”, aveva spiegato ironicamente negli scorsi giorni Daniela Pistillo, presidente di “Insieme Senza Muri”, l'associazione che promosse la marcia antirazzista di due anni fa a Milano. Il riferimento è all'episodio dell’infanzia di Salvini raccontato dallo stesso ministro nel libro-intervista scritto per la casa editrice di CasaPound, al centro di un caso al Salone del libro di Torino.

Altre iniziative nel segno dell’ironia sono poi state lanciate dalla pagina Facebook “Sfotti Salvini”. Adesioni alle varie iniziative e appelli per proteste con lenzuoli e striscioni alle finestre sono arrivate anche dai partiti – Pd in prima fila – dalla Cgil, da Ong come Mediterranea e da candidati alle Europee, come Pierfrancesco Majorino, assessore comunale ai Servizi sociali.  E intanto l’hashtag #salvinitoglianchequesti, lanciato da Luca Paladini e dai Sentinelli, ormai spopola. 

Sul palco di piazza Duomo, intanto, Salvini precisa: “Chi ci chiama razzisti, teme il futuro. Qui non ci sono estremisti, razzisti, fascisti. La differenza è tra chi guarda avanti, tra chi parla di futuro e di lavoro e chi fa i processi al passato: hanno paura del passato perché non hanno un'idea di futuro”. “Non siamo ultradestra”, ribadisce il leader della Lega, che invoca una “politica del buon senso” e dice: “Gli estremisti sono coloro i quali hanno governato l’Europa negli ultimi vent’anni”.

Claudio Canzone

Fonte foto: ilfattoquotidiano.it