Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MILANO, 26 OTTOBRE – Il 24 settembre scorso M.H., un 64 enne di origini egiziane, è stato tratto in arresto e, nella giornata di oggi processato per direttissima per ‘stalking condominiale' che avrebbero provocato ad una coppia di inquilini dello stesso stabile sito via Niccolini,"gravi disturbi psichici"
La notizia la rende nota l’Agenzia Agi, precisando che i disagi causati da M.H., avrebbero disturbato anche gli altri residenti dell’edificio, come è stato deposto in aula dall'amministratore del condominio.
Negli atti d’accusa, si legge che l’uomo assistito dall'avvocato Enrico Belloli, si accampa, sul ballatoio e sulle scale condominiali che conducono all'abitazione dei due coniugi, bagna la porta della loro dimora, e spesso pronuncia verso di loro, espressioni minacciose del tipo: “e' inutile che metti l'allarme perchè ti taglio il cancello con il flessibile e te lo butto giu” Tra l’alto l’uomo, avrebbe pedinato i due coniugi in diverse occasioni determinando ad entrambi “un grave e perdurante stato di ansia e di paura che li costringeva ad alterare le proprie abitudini di vita”.
In uno dei referti medici acclusi agli atti procedimentali, (riferisce ancora AGI), non si esclude che lo stalking subito, possa aver alimentato l’ipertensione a uno dei due condomini.
Sullo sfondo della vicenda sembra esserci alle origini, una quarantennale storia d’amore, quella tra l’uomo ed una signora 76enne con la quale M.H. evrebbe convissuto nello sesso stabile, in un appartamento al secondo piano. Sembra però, che negli ultimi tempi, le condizioni di salute della donna abbiano avuto un peggioramento e che si sia dovuto ricorrere all’intervento di un amministratore di sostegno.
M.H., a seguito di una segnalazione per maltrattamenti fatta pervenire dai servizi sociali, secondo i quali, “rendeva difficili ad 'esterni', e ai medici, le cure alla donna”, è stato processato e assolto dalle accuse. Nei mesi passati, all’uomo, è stato disposto il divieto di avvicinarsi alla donna che, nel frattempo, è stata ricoverara in una casa di cura. Il magistrato titolare del processo, ha tra l’altro stabilito che M.H., può continuare a risiedere nell’appartamento che aveva condiviso con la donna. L’uomo ha reso presente al giudice, che continuerà a bivaccare sul ballatoio, perchè senza di lei non se la sente di entrare in quella casa.
Luigi Palumbo