Cronaca

Milano: Scola, messa di Natale: «Serve solidarietà per uscire dalla crisi»

MILANO, 25 DICEMBRE 2013 – «Non con paura e rabbia, comprensibili quando non hai più un terreno solido su cui poggiare i piedi, ma, alla fine, impotenti a generare futuro: serve condivisione, ospitalità, amicizia civica che generano la solidarietà necessaria per uscire insieme dalla prova». È questo l’invito e, allo stesso tempo, aunche l’auspicio che l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola - durante la messa di Natale in Duomo – ha voluto lanciare ai fedeli. Un messaggio concreto, incentrato sulla situazione economica contingente che, duramente, sta mettendo alla prova tutti gl’italiani.

Scola ha proseguito sottolineando: «Il travaglio che accompagna l’ingresso nel terzo millennio si manifesta dolorosamente nella crisi economico-finanziaria che continua a pesare su molte donne e molti uomini, soprattutto bambini, giovani e famiglie. L’umiltà del Dio che si fa uomo in questo santo Natale ci indica la modalità con cui affrontare questa assai delicata fase di passaggio: non con paura e rabbia». [MORE]

Nell’omelia della notte di Natale, un pensiero l’arcivescovo di Milano lo ha rivolto anche alle donne: «Guardando all'umiltà della Vergine santissima le donne possono trovare la strada per superare, in forma adeguata ai nostri tempi, ogni discriminazione per attuare la giusta uguaglianza, rispettosa dell'insuperabile differenza sessuale»

Infine, Scola ha invitato tutti a vivere la propria esistenza all’insegna dell’umiltà: «San Carlo, nostro grande co-patrono, ha esaltato nella sua santità l'humilitas, che significa lo stare ben aderenti alla terra (humus). Così si fa spazio a tutti, si lascia essere l'altro come altro, amando, nel giusto distacco, il suo volto diverso dal nostro. Facciamo nostro l'umile stile di vita di Gesù e di Maria uno stile sobrio, giusto e pio».

(Foto: repubblica.it)

Rosy Merola