Cronaca

Milano, oggi marcia per accoglienza migranti. Scontro Lega-Sala

MILANO, 20 MAGGIO-  E' previsto per oggi alle 14.30 in Porta Venezia l'inizio di "Insieme senza muri", la marcia finalizzata alla promozione dell'accoglienza ai migranti per la quale sono previste più di diecimila adesioni. Il clima nel capoluogo lombardo è tutt'altro che sereno, soprattutto per via dell'aggressione ai danni di una pattuglia mista Polizia-Esercito avvenuta in Stazione Centrale giovedì alle 20.06, quando il ventenne italo-tunisino Ismail Tommaso Hosni ha accoltellato un agente e due militari. [MORE]

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha invitato a non strumentalizzare la vicenda a detrimento dei migranti, sottolineando come il ragazzo, figlio di madre italiana e padre nordafricano, sia italiano a tutti gli effetti e ribadendo il suo impegno per fare della sicurezza di Milano una priorità. Ha poi confermato che si porrà alla guida della marcia di oggi. Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza: "Sarò alla manifestazione perché l’accoglienza è un dovere della nostra società. Perché i muri creano illegalità".

La posizione di Sala ha suscitato lo scontento del centrodestra, che aveva suggerito l'annullamento della manifestazione in segno di rispetto per l'agente ed i militari feriti nell'aggressione. Non ha sorpreso la dura reazione di Matteo Salvini, che ha definito la marcia "una manifestazione a favore dell'immigrazione di massa, una pagliacciata che rende contenti solo gli scafisti e certe cooperative [...], un insulto ai poliziotti feriti, agli italiani aggrediti, agli immigrati regolari perbene e ai sette milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà". Contrari allpo svolgimento anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e il capogruppo regionale di FdI, Riccardo De Corato. Mariastella Gelmini, coordinatrice lombarda di Forza Italia, ha contestato la scelta di portare avanti una manifstazione considerata come estremamente divisiva.

A schierarsi, invece,  in favore dell'evento, vi è  anche il presidente del Senato Pietro Grasso, il quale  ha sottolineato che "non bisogna enfatizzare un episodio per evitare di fare qualcosa che tutta Europa ormai sente e che dobbiamo far sentire anche a quella parte che non condivide".  La seconda carica dello Stato prenderà parte al corteo assieme ad Emma Bonino, Carlotta Sami, portavoce dell'agenzia Onu per i rifugiati, e vari esponenti di partito, che tuttavia non mostreranno simboli o bandiere, come il ministro e vicesegretario dem Maurizio Martina.  

E mentre a Milano imperversano le polemiche, a Strasburgo il Parlamento europeo ha votato, con un'ampia maggioranza di dei due terzi, una risoluzione che "sollecita" gli Stati Ue, secondo le parole del presidente dell'emiciclo Antonio Tajani, a "ricollocare sistmaticamente da Grecia e Italia i richiedenti asilo", inviando anche un segnale alla Commissione per  l'apertura di " procedure d'infrazione per quegli Stati che non rispettano l'accordo".

 

foto: larepubblica.it

 

Marta Pietrosanti