Cronaca
Milano: Lutto cittadino per il cardinale Martini
MILANO, 03 SETTEMBRE 2012- Per poter consentire alla città di Milano di raccogliersi in un ultimo commosso saluto a Carlo Maria Martini, Palazzo Marino ha proclamato per la giornata odierna il lutto cittadino. Così, in tutti gli uffici comunali e per tutta la giornata, bandiere a mezz’asta. Inoltre, il Comune ha invitato la comunità ad osservare un minuto di silenzio alle 16, ora di inizio della cerimonia funebre. Vista la folla di persone che nelle ultime ore hanno sentito il bisogno di rendere l'ultimo saluto al cardinale Martini, la curia ha organizzato un servizio imponente, con un maxischermo in piazza Duomo, per tutti coloro i quali resteranno fuori dalla cattedrale (molte le dirette tv che seguiranno i funerali).
E, sul sito del Comune di Milano, il saluto del Sindaco Pisapia, "I tempi difficili hanno bisogno delle parole di saggezza e di speranza dei grandi uomini. Carlo Maria Martini ha illuminato il cammino della città tutta, non solo di una parte, Per questo, oggi ancor di più, Milano rimpiange il 'suo' Arcivescovo". [MORE]
Pisapia prosegue, “Milano non può, nel nome dell'identità, - affermò Il Cardinal Martini intervenendo a Palazzo Marino il 28 giugno 2002 quando gli fu conferita la Grande Medaglia d'Oro della città - perdere la sua vocazione all'apertura, perché proprio questa è iscritta nella sua identità, cioè la capacità di integrare il nuovo e il diverso. L'accoglienza, come categoria generale, non è per la milanesità solo un affare di buon cuore e di buon sentimento, ma uno stile organizzato di integrazione che rifugge dalla miscela di principi retorici e di accomodamenti furbi, e si alimenta soprattutto ad una testimonianza fattiva”. Nello stesso discorso Martini citava Sant’Ambrogio “per il quale la politica è eminentemente a servizio dei più deboli” e ricordava “i doveri” degli uomini pubblici. "Parole queste –aggiunge Pisapia- che sono la migliore testimonianza dell’impronta indelebile che Martini lascia a Milano e che per me sono una guida nel difficile compito di amministrare una città bellissima come la nostra".
“La sua frase ‘chi è orfano della casa dei diritti difficilmente sarà figlio della casa dei doveri’ mi ha sempre accompagnato nelle mie scelte più difficili prova che laici e cattolici possono e debbono camminare insieme. Qui, nella nostra città, davanti a questioni che sembrano piccole, e nel mondo davanti alla grande questione della pace tra i popoli. Faremo nostro - da Milano a Gerusalemme - dove Martini ha trascorso i suoi ultimi anni, questo suo impegno. Ci mancherai. Mi mancherai, caro Arcivescovo”, conclude il Sindaco.
(Fonte: sito Comune di Milano. Fotogramma: Corriere della Sera)
Rosy Merola