Cronaca

Milano: ergastolo a Brega Massone, ex primario della clinica degli orrori

MILANO, 09 APRILE 2014 - Giunge nella giornata di oggi la condanna all'ergastolo per Pier Paolo Brega Massone, ex primario di chirurgia toracica presso la clinica Santa Rita di Milano. Al centro del processo le accuse di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà per la morte di quattro pazienti e lesioni per altri 40. La decisione giunge dalla prima Corte d' Assise di Milano.

Brega Massone è stato quindi individuato come responsabile dei quattro omicidi volontari sopra citati, contestati dai pm di Milano Tiziana Siciliano e Grazia Pradella. L'accusa denunciava infatti che l'ex primario avrebbe eseguito interventi inutili sui quattro pazienti poi deceduti, tutti di età compresa ta i 65 e gli 89 anni, al fine di "monetizzare" i rimborsi dal sistema sanitario nazionale.[MORE]

Oltre all'omicidio volontario, per Brega Massone vi erano anche le accuse di lesioni aggravate nei confronti di altri 40 pazienti, di truffa e di falso. L'imputato è stato prosciolto dalla Corte d'Assise di Milano soltanto per alcuni capi di imputazione, mentre altri sono caduti in prescrizione. Il Collegio ha condannato Brega Massone all'ergastolo, prevedendo 3 anni di isolamento diurno per il suddetto.

L'ex primario, che nel primo filone processuale aveva già ricevuto condanne per truffa e lesioni, è stato inoltre interdetto in perpetuo dai pubblici uffici dell'esercizio della professione medica per 5 anni. La Corte ha previsto la pubblicazione della sentenza a spese di Brega Massone e altri imputati tramite l'affissione pubblica su diversi quotidiani e sul sito del ministero della Giustizia. Le motivazioni si conosceranno tra 90 giorni.

I giudici hanno disposto l'esecuzione immediata della sentenza, come richiesto dai pm, e l'ex primario, presente in aula, è stato immediatamente prelevato dai Carabineri presso il palazzo di giustizia e trasportato in carcere. Secondo quanto si evince, la ragione dell'arresto immediato risiede nell'esistenza di una concreta possibilità di fuga da parte dell'imputato.

Valentina Vitali

(Foto: www.milanotoday.it)