Cronaca

Milano: coppia dell'acido, tribunale decide: "Il figlio in adozione"

MILANO, 06 Ottobre - Il Tribunale di Milano per i minorenni ha dichiarato adottabile il figlio della coppia dell'acido, Martina Levato e Alexander Boettcher. Il giudice ha accolto la richiesta del PM Annamaria Fiorillo. Il tribunale ha anche disposto: "la sospensione dei genitori dall'esercizio della responsabilità genitoriale sul figlio ed immediata sospensione di ogni rapporto del bambino con i familiari". Genitori della Levato e Boettcher compresi.

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La Levato aveva messo alla luce il bambino lo scorso 15 Agosto 2015, mentre già si trovava in carcere da circa 6 mesi. La coppia è stata arrestata il 6 Dicembre 2014, colpevole dell'aggressione nei confronti dello studente Pietro Barbini, amante della Levato. Le indagini del PM Marcello Musso ha individuato come colpevoli di altri sfregi con acido altre due persone, una delle quali Stefano Savi, scambiato per Barbini. Giuliano Carparelli, altro amante della Levato, scampò per miracolo all'aggressione.

Le aggressioni, sempre secondo le ricostruzioni dei pubblici ministeri, erano visti dalla coppia come rituali di purificazione per le relazioni fugaci che Martina Levato aveva intrattenuto con alcuni degli aggrediti, anche durante la relazione con lo stesso Boettcher. Nessun attenuante per la coppia, alla quale sono state inflitte pesanti condanne, confermate in appello. Fin dalla nascita, il bambino della coppia ha vissuto in comunità. I genitori lo hanno visitato periodicamente, accompagnati da psicologi ed assistenti sociali. Il loro compito era quello di valutare se i genitori avessero qualche tipo di "abilità genitoriale".

Respinte, quindi, tutte le richieste dei legali della coppia, che aveva richiesto che il bambino fosse affidato al Comune di Milano, ma che vivesse assieme alla madre in una struttura peniteziaria specifica, per quanto riguarda le richieste della Levato. Il legale di Boettcher, invece, aveva richiesto che il bambino fosse affidato alla nonna del padre. Il bambino, invece, vivrà la sua vita lontano dalle famiglie dei genitori.

Leonardo Cristiano

immagine da: repubblica.it