Cultura e Spettacolo
Milano, alle Officine Saffi il 58° Premio Faenza
MILANO, 15 OTTOBRE 2013 - Officine Saffi prosegue il suo rapporto di collaborazione con il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, ospitando le opere degli artisti premiati al 58° Premio Faenza.
Mercoledì 16 ottobre alle ore 18.30 verrà inaugurata nella galleria Officine Saffi l’esposizione delle opere vincitrici del Premio Faenza e delle menzioni assegnate.
In particolare Paivi Ritaniemi vincitrice della sezione over 40 con l’opera Avis, lavoro poetico sulle sfide dell’esistenza e che per l’artista fa parte di una serie di “ritratti del cambiamento”, Nero/Alessandro Neretti a cui è stato assegnato il Premio under 40 per la sua installazione I nuovi apostoli ovvero Paesaggi economico-strutturali che unisce la scultura ceramica a pallet in legno e a quadri appesi alle pareti in una narrazione che mette in contrasto natura e dogmi economici “che governano gli attuali sistemi globali”, e la serba Ljiubica Jocic – Knezevic vincitrice del Premio Cersaie con l’opera Analysis and implementation of the global game plan, una rivisitazione di un elemento comune a tutte le culture, riattualizzato nella forma e nella materia, con cornici inneggianti il barocco.
Ai tre vincitori verranno affiancate le opere degli artisti che hanno ottenuto i diversi riconoscimenti in palio: Silvia Celeste Calcagno, Chiara Camoni, Jane King, Stela Ivanova, Tony Lattimer, Liv Brita Malnes, Graciela Olio, Zhao PingPing, Paolo Polloniato, Sophie Ronse, Cheung Shing Tsang. Mattia Vernocchi. Tutte le opere offrono uno spaccato internazionale sull’arte ceramica contemporanea. Un viaggio volto all’esplorazione delle poetiche e dei linguaggi degli artisti di oggi che si confrontano, sempre più spesso, sui temi dell’attualità, della riflessione sociale e antropologica, attraverso la tecnica ceramica e l’installazione.
“L’opera ceramica è ormai considerata scultura a tutti gli effetti ed è superata ed obsoleta la diatriba delle arti minori o dell’alto artigianato. – spiega Claudia Casali, direttrice del MIC - Le opere qui presentate lo dimostrano nella loro straordinaria portata e nella loro studiata complessità, ricercata iconografia, poetica riflessiva”.
Il Concorso faentino, istituito nel 1932, con una parentesi dovuta alla seconda guerra mondiale, negli anni ha visto straordinari interpreti della storia dell’arte come partecipanti: da Leoncillo Leonardi ad Angelo Biancini, da Guido Gambone a Fausto Melotti, da Pietro Melandri a Carlo Zauli, a Eduard Chapallaz e a Sueharu Fukami. Anche questa edizione ha dimostrato di essere all’altezza.
“Fin dalle sue origini, - spiega Pier Antonio Rivola, Presidente della Fondazione MIC – il Premio Faenza ha offerto una visione globale sulla ceramica d’arte contemporanea e dal 1963, anno in cui divenne internazionale, determina uno stimolante incontro tra culture diverse, arricchendo di contenuti creativi ed innovativi anche la produzione ceramica faentina, luogo esclusivo per questa arte”.
Dopo la mostra Officine Saffi darà il via alle residenze d’artista offerte ai vincitori del Premio Faenza e del Premio Cersaie ciascuno dei quali avrà la possibilità di esplorare le proprie tecniche e poetiche contestualizzando la propria esperienza nel Laboratorio di Officine Saffi a Milano.
Notizia segnalata da Ufficio Stampa Antea [MORE]