Cronaca
Milano, al via il processo a Marco Cappato per la morte del Dj Fabo: in aula video choc
MILANO, 8 NOVEMBRE - Davanti alla Corte d'Assise di Milano è iniziato il processo a carico di Marco Cappato per aver aiutato Dj Fabo a raggiungere la Svizzera dove ha ottenuto il suicidio assistito. L'accusa è aggravata dall'aver "agevolato" la morte del 40enne, cieco e tetraplegico in seguito a un incidente stradale, rafforzando il suo "proposito di suicidio". [MORE]
Un gruppo di oltranzisti cattolici si è presentato davanti al Tribunale di Milano brandendo croci di legno e cartelli con scritto "Marco Cappato=Servo di Satana". Contemporaneamente, anche un gruppo di militanti radicali si è dato appuntamento davanti al Palazzo di Giustizia per manifestare la loro solidarietà a Cappato.
"È un'occasione pubblica per le persone che soffrono e i malati terminali nel nostro Paese di sapere quali sono i diritti di scelta nell'interruzione della sofferenza e della vita ma anche, per chi lo vuole, di scelta di continuare a vivere", ha dichiarato Cappato. "Spero possa servire in generale ad avere attenzione per una condizione, quella dei malati terminali, per la quale finora non c'è stata una vera attenzione da parte delle istituzioni. Questo, al di là dell'esito del processo, sarebbe comunque un risultato positivo".
Nel corso della prossima udienza, fissata per il 13 novembre, su richiesta dei pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini, in aula verrà proiettato il video dell’intervista a Dj Fabo realizzata da Giulio Golia per la trasmissione 'Le Iene'. Gli stessi pm hanno definito il video di "particolare rilevanza probatoria".
I legali di Cappato, Massimo Rossi e Francesco Di Paola, si sono associati alle richieste dei pm, chiedendo inoltre che vengano ascoltati l'anestesista Riccio, la madre e la fidanzata di dj Fabo. L'ascolto di questi ultimi è indicato anche nella lista della procura che comprende anche il medico curante di Antoniani.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine Infooggi.it)