Economia
Monito della Bce: "Disoccupazione e debito mettono a rischio la ripresa"
MILANO, 12 LUGLIO 2012- Tutt'altro che confortanti le notizie che provengono dalla Banca centrale europea che, nel bollettino mensile avverte, "Nessun miglioramento per il prossimo futuro nelle condizioni del mercato del lavoro nell'area dell'euro. E nel secondo trimestre 2012 è previsto un ulteriore calo".
Prosegue la nota, "Sulla graduale ripres attesa dalla Bce nell'area euro pesano alcuni fattori ovvero le tensioni in alcuni mercati del debito sovrano e il loro impatto sulle condizioni del credito, il processo di aggiustamento dei bilanci del settore finanziario e non finanziario e l'elevata disoccupazione". Gli approfondimenti fatti dagli esperti della Bce, "Il settore più colpito sono le costruzioni dove potrebbe pesare l'introduzione dell'Imu. In Francia e Italia, sull'attività del settore costruzioni potrebbero pesare i provvedimenti tesi al risanamento dei conti pubblici, come l'aumento delle imposte sugli immobili e il graduale rientro delle misure fiscali a favore degli investimenti in immobili residenziali". [MORE]
La nota evidenzia, inoltre, che, "I rischi prevalenti per le prospettive economiche continuano a essere orientati verso il basso e riguardano, in particolare, un ulteriore acuirsi delle tensioni in diversi mercati finanziari dell'area e la loro potenziale propagazione all'economia reale. Tra tali rischi anche possibili nuovi rincari dell'energia nel medio periodo".
”E’ essenziale che le banche seguitino a rafforzare, ove necessario, la propria capacità di tenuta. Questo perché la solidità dei bilanci bancari sarà un fattore chiave per agevolare sia un’adeguata offerta di credito all’economia, sia la normalizzazione dei canali di finanziamento", si legge nella nota.
In merito all'inflazione, invece, “le pressioni sui prezzi dovrebbero restare moderate”, mentre il costo del denaro dell’area euro, al 2,4% a giugno, dovrebbe scendere ancora nel corso del 2012 per riportarsi sotto il 2% l’anno seguente. Anche tenendo conto del taglio dello 0,25% stabilito dal consiglio direttivo il 5 luglio, i rischi sull’andamento dei prezzi rimangono bilanciati e i rischi al ribasso sono connessi all’impatto di una crescita inferiore al previsto dell’area euro”.
(Fonte: Adnkronos)
Rosy Merola