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Milan: i cedibili che ora fanno la differenza

BOLOGNA, 21 STTEMBRE 2016 - Bacca – Niang e anche Vincenza Montella. Sono questi i nomi che stanno facendo la differenza in casa Milan. Il colombiano che quest’estate doveva partire, si sta dimostrando l’uomo in più dei rossoneri e ha già firmato 5 gol in 5 giornate, diventando capocannoniere della Serie A insieme a Callejon. [MORE]

L’altro nome è quello di Niang, che sembra rinato dopo la cura Montella. Forse è solo merito di un tecnico che crede in lui e che lui sta ripagando in campo con ottime prestazioni. In generale però, è tutta la squadra che sta girando e giocando meglio. Se la sconfitta contro l’Udinese non doveva portare allarmismi, la vittoria contro la Sampdoria settimana scorsa e quella di ieri sera contro la Lazio, devono far restare però coi piedi per terra. C’è da godersi questo secondo posto temporaneo a pari merito con la Juventus (le altre squadre però devono ancora tutte giocare stasera), e questi primi frutti positivi che si stanno raccogliendo.

E’ innegabile che il gioco del Milan sia cambiato, a partire dalle fasce. De Sciglio e Calabria, titolari ieri, partecipano maggiormente alla fase offensiva, mentre il centro campo resta nella mediana dando supporto alla coppia centrale di difesa, permettendo così ai due laterali di salire. Nell’insieme è ancora da migliorare ma le basi ci sono e si sono fatte vedere.

Un altro giocatore che sta facendo la differenza è Suso. Anche lui dato in partenza nel mercato estivo, è invece rimasto sotto espressa richiesta di Montella, e il mancino si sta confermando un ottimo giocatore. Lo stesso allenatore ammette che il miglior mercato che il Milan ha fatto quest’estate, è stato proprio quello di trattenere atleti come Bacca, Romagnoli e Niang. Ai rossoneri manca ancora quella leggerezza mentale per giocare e divertire, avendo poi continuità. Una prova del nove la si avrà già domenica sera in trasferta contro la Fiorentina. Bookmaker come Eurobet danno come favorita la Viola ma questo Milan vuole puntare in alto per tornare nell’Europa che conta e c’è un unico modo per farlo: vincere.