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Milan, Gennaro Gattuso torna in rossonero: sarà l'allenatore della Primavera

MILANO, 25 MAGGIO - Gennaro Gattuso torna al Milan. La decisione a sorpresa arriva a pochi giorni dal suo addio alla panchina del Pisa. Da luglio Gattuso sarà l’allenatore della Primavera, cinque anni dopo l'addio al club in cui ha vissuto una lunga carriera da calciatore e con il quale ha vinto tutto. [MORE]

"Non l'avrei fatto per nessun'altra destinazione. Ma il Milan è il Milan", ha dichiarato dopo il vertice con i nuovi dirigenti rossoneri, a Milanello. "È una scelta di cuore. Ci ho pensato per tre settimane e ora torno a casa. Non vado in un club di scappati di casa, ma al Milan". Si attende ora il comunicato ufficiale che sancirà il passaggio di consegne con Stefano Nava - quattro stagioni al Milan da calciatore -, a sua volta subentrato a Brocchi nella stagione 2015-16.

La carriera del Gattuso allenatore è stata finora contraddistinta da tanta gavetta in ambienti non proprio facili. Dopo il debutto nel febbraio del 2013 sulla panchina del Sion, con il ruolo di giocatore-allenatore, era seguita la brevissima esperienza sulla panchina del Palermo, in serie B, conclusa con un esonero dopo appena sei giornate di campionato. La carriera di Gattuso era poi proseguita con l'Ofi Creta, dove era rimasto in carica fino al 30 dicembre, momento in cui aveva rassegnato le dimissioni.

L’agosto del 2015, segna il ritorno di Gattuso in Italia, sulla panchina del Pisa, in Lega Pro. Sulla panchina dei toscani, con i quali aveva firmato un contratto biennale, l’ex centrocampista campione del mondo ha conquistato una promozione in serie B. Anche qui l’esperienza è segnata da condizioni societarie complicate, che aveva portato Gattuso alle dimissioni nel luglio del 2016. Ad inizio settembre però, risoltasi la crisi societaria, aveva annuncia ufficialmente il ritorno sulla panchina nerazzurra per la gioia dei tifosi pisani. La stagione, appena conclusa, ha visto la retrocessione del Pisa in Lega Pro dopo una stagione segnata da problemi e penalizzazioni e l’addio di Gattuso.

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine ilpost.it)