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Milan, Berlusconi: «Se libero Ancelotti torna». Il tecnico: «Se lascio Madrid fermo un anno»
MILANO, 24 MAGGIO 2015 - Berlusconi a Napoli: «Se il Real Madrid lascia libero Ancelotti ci sarà il suo ritorno al Milan». Qualche ora dopo da Madrid, lo stesso tecnico emiliano: «Ringrazio Berlusconi per la fiducia ma se non continuo qui mi fermo». Prendendo spunto da queste due affermazioni il futuro di Milan e Carlo Ancelotti non sembrano essere sulla stessa strada.
Il patron Berlusconi, impegnato in questi giorni nella campagna elettorale per le elezioni regionali, da settimane ha intrapreso diverse trattative per la vendita della società rossonero. Tuttavia allo stesso tempo non smette di rinnovare il suo impegno e la volontà di riportare il Milan ai vecchi fasti. Per far ciò dopo le ultime deludenti stagioni, obiettivo primario è trovare il tecnico a cui affidare la panchina rossonera nell’immediato futuro.
E allora chi meglio di Carletto Ancelotti, ultimo tecnico a regalare la Champions al Diavolo? Il tecnico emiliano, d’altronde, non sembra più rientrare nei piani della società madrilena.
Peccato che quest’oggi, al termine di Real Madrid-Getafe, per la cronaca 7-3 peri i “blanquos”, lo stesso Ancelotti sembra aver spento sul nascere ogni possibile speranza: «Nulla è stato deciso, anche se il mio futuro è chiaro nella mia testa. O rimango al Real Madrid anche nella prossima stagione, oppure mi prendo un anno sabatico». «Io aspetto - ha continuato a spiegare il tecnico - resto in attesa d'incontrare la società la prossima settimana». Un incontro che con ogni probabilità avverrà nella giornata di lunedì o martedì.[MORE]
«Lo scorso anno - ha precisato Ancelotti - abbiamo vinto la "Decima" - ovvero la 10ma Champions per la squadra madrilena - mentre quest'anno non siamo riusciti a vincere. E' normale che in un club come il Real Madrid essere posti in discussione, e di questo non sono offeso. Per noi allenatori fa parte del nostro lavoro essere messi in discussione. Se il club non mi vorrà dovrò accettarlo. Non ne sarei certo felice, ma nel mio lavoro sono cose che possono capitare».
(Immagine da sport.ilmessaggero.it)
Giovanni Maria Elia