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Milan, 4 giornate di squalifica per Mexes e porte chiuse contro l'Udinese
MILANO, 7 OTTOBRE 2013 - Il difensore rossonero Philippe Mexes è stato squalificato per 3 giornate dal giudice sportivo per il pugno rifilato a Giorgio Chiellini nel corso della gara tra Juventus e Milan di domenica sera vinta dai bianconeri per 3 a 2.
Il giudice Tosel si è servito della prova tv,su segnalazione della Procura federale, per punire l’episodio che era sfuggito all’arbitro e ai suoi collaboratori durante la partita. Il giudice ha stabilito che «il riprovevole gesto compiuto dal Mexes, del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui entrambi i protagonisti si trovavano, integri per l'evidente volontarietà, l'energia impressa e la delicatezza della zona (collo) attinta dal colpo, gli estremi della 'condotta violenta' sanzionabile ex art. 19, n. 4 lettera d) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall'intenzionalità e dalla potenzialità lesiva. Ne consegue l'ammissibilità della prova televisiva e la sanzionabilità del segnalato comportamento che appare equo quantificare nei termini precisati nel dispositivo».[MORE]
Alle tre giornate di stop se ne aggiunge un’altra dovuta all’espulsione per doppio giallo arrivata alla mezzora del secondo tempo. Il francese potrà tornare in campo quindi il 10 novembre contro il Chievo e per un Milan in piena emergenza infortuni questa non è certo una buona notizia.
Oltre alla squalifica di Mexes è da segnalare anche lo stop di un turno per Nigel de Jong e la discutibile decisione di far giocare la prossima partita del Milan (contro l’Udinese) a porte chiuse «per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell'inizio della gara, al 6' ed al 43' del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società; seconda violazione (confronta C.U. 47 del 23 settembre 2013); sanzione minima ex art. 11, n. 3 e 18, comma 1, lettera d); infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale». Alla società rossonera è stata inflitta anche un’ammenda di 50mila euro. Il Milan ha dichiarato che presenterà ricorso contro il provvedimento ritenuto «privo di giustificazione».
Paolo Massari