Cronaca
Migranti, via libera dell'UE al codice sulle ONG
ROMA, 16 LUGLIO - L’Unione Europea ha dato il via libera al codice di condotta delle ONG che l’Italia sta approvando per disciplinare i soccorsi in mare ai migranti. Questo è quanto trapela dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Il placet di Bruxelless sarebbe arrivato giovedì 13 luglio, in occasione della riunione tra rappresentanti dell’UE, di Frontex e della Commissione.[MORE]
Nel corso dell’incontro è stata infatti raggiunta un’intesa su un nucleo di regole destinate alle attività delle Organizzazioni non Governative nel Mediterraneo Centrale. Già in occasione del Consiglio dei ministri dell’interno dell’Unione, tenutosi a Tallin, era stata accolta in modo positivo la proposta italiana, con l’impegno di inserirla nel piano di azione dell’UE.
Passando ai contenuti, il codice dovrebbe contenere norme estremamente dettagliate tanto sul versante delle operazioni, introducendo il divieto di ingresso in acque libiche, il divieto di trasferimento dei migranti soccorsi su altre navi, ed una specifica disciplina dei segnali luminosi, quanto su quello dell’organizzazione stessa delle ONG.
Queste ultime, infatti, dovranno dichiarare le proprie fonti di finanziamento, possedere certificazioni di idoneità tecnica e trasmettere ogni informazione possa risultare utile alle autorità italiane per attività di investigazione. In caso di mancato rispetto delle previsioni, si potrà vietare l’attracco nei porti italiani.
Le organizzazioni non governative che intervengono in soccorso dei migranti nel Mediterraneo sono finite nel mirino in seguito alle accuse di presunti legami con gli scafisti. La connessione tra i trafficanti di uomini e le ONG è stata per la prima volta paventata dal PM di Catania Zuccaro, il quale ha ammonito che “non tutti sono filantropi”.
Da allora, la questione è divenuta centrale nel dibattito politico, venendo cavalcata dalle forze politiche di opposizione, in particolar modo dal Movimento 5 Stelle. Proprio i pentastellati, recentemente, hanno dichiarato che il codice “non è abbastanza”, sottolineando la necessità di imbarcare sulle navi delle ONG anche uomini della polizia giudiziaria.
Paolo Fernandes
Foto: points.tn