Estero

Migranti,tensione al confine Grecia-Macedonia: 30 feriti. A Calais via allo sgombero della "giungla"

CALAIS, 29 FEBBRAIO 2016 – Scontro tra polizia e migranti, dopo che centinaia di persone, esasperati dall'attesa, sono riusciti a sfondare un tratto della barriera al confine tra la Grecia e la Macedonia per cercare di entrare in Macedonia. La polizia macedone, secondo fonti giornalistiche locali, ha reagito sparando gas lacrimogeni, ma non ha effettuato nessun arresto. Nei tafferugli sono rimaste ferite 30 persone, tra cui diversi bambini e un poliziotto macedone. A riferirlo il ministero dell'interno a Skopje. [MORE]

La tensione alla frontiera resta dunque alta per la presenza di molte migliaia di migranti e profughi ammassati in territorio greco, a cui non è consentito passare a causa delle forti restrizioni imposte da tutti i Paesi della rotta balcanica (Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia, Austria) che hanno deciso di permettere l'accesso di non più di 580 persone al giorno.

Intanto, come riferiscono fonti dell'Ufficio governativo per la gestione delle emergenze, da ieri sera reparti dell'esercito sono all'opera per innalzare una nuova recinzione di filo spinato al confine con la Grecia alta 1,5 metri, il cui scopo sarebbe quello di garantire il flusso regolare e ordinato dei migranti, sopratutto nelle ore notturne, per evitare che in tanti si disperdano nei boschi circostanti.

Operazioni di sgombero della «Giungla» di Calais

Nel frattempo a Calais sono cominciate le operazioni di sgombero della tendopoli del nord della Francia dalla quale ogni giorno migliaia di migranti in condizioni disperate sognano di raggiungere la Gran Bretagna.

Secondo le testimonianze delle associazioni presenti sul posto, questa mattina, una cinquantina di blindati della polizia sono giunti nella tendopoli più grande di Francia.

Jean-Marc Leclerc, giornalista del Figaro, riferisce che sarebbero attualmente circa duecento gli agenti «in azione» per l’evacuazione e lo smantellamento del campo tra cui le forze antisommossa della Police Nationale (Crs) e gli uomini della Bac, la Brigata anticrimine.

Intanto il governo Hollande promette che a tutti i migranti mandati via verrà proposta un’alternativa tra container scaldati e centri d’accoglienza. Tuttavia, a detta delle Ong che operano sul posto, i posti letto non sarebbero sufficienti. I rifugiati e richiedenti asilo che ora devono lasciare la parte sud del campo – riferiscono- sono oltre 3.400.

«Continuare a tenere degli esseri umani in quelle condizioni era impossibile», ha commentato il sindaco di Calais, Natacha Bouchart.

La Francia si è impegnata ad accogliere 30.000 migranti nei prossimi due anni.

[foto:quotidiano.net]

Antonella Sica