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ROMA, 30 OTTOBRE 2015 - La Digos di Roma ha eseguito dalle prime ore di questa mattina diverse misure cautelari a carico di esponenti di Casapound ritenuti responsabili degli scontri del 17 luglio in seguito al trasferimento di alcuni stranieri in un centro di accoglienza a Casale San Nicola, alla periferia di Roma. [MORE]
In quell'occasione diversi membri dell'organizzazione di estrema destra, con caschi e volti coperti, organizzarono un blocco contro il trasferimento degli immigrati nel centro d'accoglienza, dando vita a tensioni nel quartiere con successivi scontri con le forze dell'ordine. Nei tafferugli rimasero feriti 14 agenti, mentre due manifestanti furono arrestati.
In particolare, sarebbero otto le misure cautelari emesse dal gip Giovanni Giorgianni su richiesta del sostituto procuratore Eugenio Albamonte in corso di esecuzione: sei ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, anche concernenti esponenti apicali del movimento, e due obblighi di firma, per un totale di otto misure.
Per il leader di Cpi Gianluca Iannone si tratta di "arresti liberticidi": "Abbiamo difeso i diritti degli italiani" dice il numero uno dell'organizzazione neofascista. "A Casale ci siamo schierati al fianco dei residenti sopra le cui teste sono state prese da Gabrielli, con ostinazione da dittatore, decisioni assurde".