Estero

Migranti, primi passi verso la creazione di un'agenzia europea per l'asilo

BRUXELLES, 29 GIUGNO – Un’agenzia europea per l’asilo, disegnata per rispondere in maniera concreta all’emergenza migrazioni, è questo il contenuto dell’accordo informale che Consiglio e Parlamento Europeo hanno raggiunto nella giornata di oggi.[MORE]

Un primo passo verso l’effettiva realizzazione di quello che rappresenterebbe il principale strumento messo in campo dall’Unione per supportare i Paesi maggiormente in difficoltà nella gestione dei flussi migratori. Toccherà ora alla nuova presidenza estone proseguire i colloqui per arrivare alla definizione del testo finale.

L’idea centrale è di rinnovare l’ufficio di supporto all’asilo (EASO), rendendolo un’agenzia dotata di mezzi adeguati ad intervenire dove necessario e a garantire il rispetto della disciplina europea. Tra i punti fondamentali dell’accordo figura inoltre l’armonizzazione delle diverse regole di trattamento per i richiedenti asilo nei vari stati membri e la riduzione dei movimenti interni all’Unione, nell’ottica di una omogenea distribuzione dei migranti.

Anche il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, ha oggi sottolineato l’importanza di un supporto ai Paesi di “frontiera”. “Non possiamo abbandonare né l’Italia né la Grecia, insieme dobbiamo compiere sforzi per sostenere queste due nazioni che sono eroiche”, queste le dichiarazioni rilasciate a margine del vertice preparatorio del G 20 di Berlino.

Inizia intanto a definirsi anche la linea Estone sulla questione migranti. Superare le divisioni su temi “caldi”,come quello dei ricollocamenti, raggiungendo prima risultati completi in ambiti dove c’è invece accordo tra i vari Paesi Membri, sembra essere questo il canovaccio che Tallin ha in mente per il proprio periodo di presidenza.

“I ricollocamenti sono solo un aspetto, su cui ci sono ovviamente difficoltà” ha affermato il direttore per gli affari UE del governo estone, che ha poi ricordato come la distribuzione dei migranti sia “una priorità in agenda, ma non l’unico problema”, ribadendo invece l'unità su altri temi come rimpatri e controllo delle frontiere.

Paolo Fernandes

Foto: informazionelibera.net