Migranti, la procura di Bodrum chiede 35 anni per gli scafisti del naufragio in cui morì Aylan
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ANKARA, 12 DICEMBRE 2015 - Trentacinque anni di carcere per due presunti scafisti accusati di essere coinvolti nella morte del piccolo Aylan, il bambino curdo siriano di tre anni annegato al largo delle coste turche le cui foto avevano commosso l'opinione pubblica mondiale. [MORE]
È stata la richiesta della procura di Bodrum per punire i due uomini, cittadini siriani, accusati di aver "causato la morte per negligenza deliberata" e di "traffico di esseri umani", secondo l'atto d'accusa diffuso dall'agenzia di stampa ufficiale turca, Anatolia.
Gli inquirenti stanno inoltre cercando di identificare altri sei presunti scafisti, quattro cittadini turchi e due siriani, ancora in libertà. Nel naufragio oltre a Aylan morirono anche il fratellino di cinuque anni e la madre. Il padre, unico sopravvissuto della famiglia, è tornato nella città siriana di Kobane, divenuta il simbolo della resistenza curda allo Stato islamico.
La Turchia ospita attualmente2,5 milioni di siriani fuggiti dal conflitto in corso dal marzo del 2011 e a causa del quale finora sono morte almeno 250mila persone. Secondo le stime, il 26% dei quasi 800.000 migranti sbarcati in Grecia nel 2015, in maggioranza siriani, sono bambini e il 16% sono donne .