Politica

Migranti, l'Italia avverte: ipotesi blocco alle navi straniere

BRUXELLES, 29 GIUGNO - Passo formale dell'Italia con la Commissione Europea. Il governo ha infatti dato mandato al rappresentante presso l'Ue, l'ambasciatore Maurizio Massari, di porre al commissario per l'immigrazione Dimitris Avramopoulos il tema degli sbarchi nel nostro Paese. Il messaggio consegnato alla Commissione è chiaro: l'Europa non può voltarsi dall'altra parte. [MORE]

La presa di posizione dell'Italia arriva a fronte di una situazione migratoria ormai fuori controllo, con un impatto sulla vita socio-politica del Paese ai limiti della capacità di gestione. Il momento è ben fotografato dalle parole del capo dello Stato Sergio Mattarella, in visita in Canada: “In questi giorni sono arrivate 12.000 persone. La situazione è difficle. Se si va avanti con questi ritmi, se gli sbarchi non si fermano, il fenomeno diventerà ingestibile. Serve la collaborazione internazionale, ma alcuni Paesi dell'Europa restano insensibili al problema”.

A far eco alle parole di Mattarella, le dichiarazioni del premier Paolo Gentiloni al congresso Cisl: “Un Paese intero si sta mobilitando, si sta impegnando per governare i flussi e contrastare i trafficanti. È ora che alcuni Paesi europei la smettano di girare la faccia dall'altra parte, perchè questa situazione non è più sostenibile”.

Un peso insostenibile, dunque, che starebbe portando in queste ore il governo a valutare la possibilità di negare l'approdo nei porti italiani alle navi che effettuano salvataggi dei migranti davanti alla Libia, battendo bandiera diversa da quella italiana. La Commissione Ue intanto risponde che qualsiasi cambiamento nelle politiche dovrà essere prima discusso e comunicato nel modo giusto, così da dare alle Ong l'opportunità di prepararsi.

Immediata la reazione di Medici senza frontiere: “Le persone salvate in mare dovrebbero essere trasferite nel più vicino porto di sbarco, dove le loro necessità e vulnerabilità possano trovare una risposta rapida”. E poi una stoccata a chi volta le spalle al problema: “Dovrebbero partecipare tutti gli Stati, da tempo chiediamo più sostegno all'Ue nelle operazioni di salvataggio”.

Claudio Canzone

Fonte foto: ilfattoquotidiano.it