Migranti: il Consiglio UE, su soluzioni a breve termine per Italia e Malta
Politica Lazio Roma

Migranti: il Consiglio UE, su soluzioni a breve termine per Italia e Malta

martedì 16 luglio, 2019

BRUXELLES, 16 luglio – Sui tavoli del Consiglio EU, si continua a parlare della delicata questione dei migranti. La diatriba dei “porti aperti o porti chiusi”, non fa che gravare, come un macigno su un problema sempre più in espansione che genera soltanto morte.

 A Bruxelles, da ieri fino a domani, si stanno riunendo, come da consuetudine, i Ministri degli Esteri dell’Unione Europea, che  hanno accolto con poco favore il piano sull'immigrazione presentato dal collega italiano Enzo Moavero Milanesi, per ridurre le partenze dall'Africa e distribuire in Europa con la creazione nei Paesi di transito di uffici della UE nei quali gli immigrati possano presentare richiesta di asilo in modo da poter essere poi trasferiti in Europa, una volta vagliata la domanda, attraverso un corridoio umanitario. Una volta qui verrebbero poi smistati in “aree franche” da crearsi negli Stati membri che vorranno aderire al programma.

 A grandi linee è questa l’idea del Governo Italiano, primo in Europa, insieme a quello maltese ad essere coinvolto dalle problematiche legate agli sbarchi clandestini, che metteva anche in accordo 5Stelle e sinistra, proprio perché è un programma alternativo alla linea dura assunta dal ministro dell’Interno, Salvini. Un programma che però non convince i colleghi europei. - “Un approccio costruttivo e responsabile ma che purtroppo non porta risultati immediati” - ha dichiarato il ministro per gli Affari europei tedesco Michale Roth, convinto che, se i porti sono chiusi e le navi delle Ong bloccate in mezzo al mare, sia necessaria una sorta di “alleanza” tra Stati membri pronti a battersi per “un meccanismo vincolante” di ripartizione degli immigrati. Ed è proprio questo il piano del tedesco, insieme al connazionale Heiko Maas, Ministro degli Esteri alla corte della Cancelliera Merkel, che Roth vorrebbe realizzare il prima possibile coinvolgendo i Paesi che vorrebbero aderire.

 Un piano non proprio sconosciuto nel resto dell’Unione e già non ben visto da Austria e Ungheria. Domani si riprenderà la discussione, la partita infinita continua.

Laura Fantini

fonte immagine affaritaliani.it


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