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ROMA, 20 GIUGNO - Jean-Claude Juncker ha convocato un mini-summit domenica a Bruxelles per discutere del problema migratorio, in anticipo di qualche giorno rispetto al Consiglio Europeo che si terrà il 28 e 29 giugno. Gli invitati sono otto: Italia, Germania, Francia, Spagna, Grecia, Malta, Bulgaria e Austria. Parteciperanno i capi di Stato e governo. [MORE]
Da quanto comunica la Commissione europea, il fine del summit sarà quello di "lavorare a delle soluzioni europee in vista del Consiglio Europeo". La riunione si terrà domenica alle 14 al Berlaymont, il palazzo della Commissione. L'idea del vertice sarebbe nata ieri durante il colloquio Merkel-Macron.
Smentite le voci che davano Donald Tusk come ideatore del summit: il Presidente del Consiglio Europeo sta ultimando i preparativi per la due giorni di fine giugno e si è detto indisponibile a organizzare riunioni con una parte ridotta dei paesi membri dell'Unione. Il tema delle migrazioni sarà in ogni caso prioritario, segnala Tusk.
Matteo Salvini ha detto che oggi pomeriggio - alle 17,30 - vedrà il premier Giuseppe Conte per discutere della posizione italiana al summit di domenica: "Il problema non è litigare tra Stati membri ma usare soldi e uomini dell'Ue per difendere il confine europeo", spiega Salvini, che poi aggiunge: "Così come si fa sul confine balcanico si faccia sul confine del Mediterraneo". Il Ministro dell'Interno si dice "in perfetta sintonia" con Conte. Per Salvini i punti fondamentali da discutere nelle prossime settimane sono quattro: il potenziamento di Frontex, una road map per la stipula di ulteriori accordi con i paesi nordafricani, un sistema europeo dell’accoglienza e, infine, rimpatri più veloci nei paesi di provenienza.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito le proprie posizioni: ""La situazione è diversa, ma i profughi che oggi scappano dalla Siria e dalle altre guerre hanno lo stesso sentimento di paura di chi scappava dalla Germania Est verso l'Ovest". Merkel ha ricordato come la Germania abbia accolto cinque milioni di profughi e che la risposta dovrebbe essere "costruttiva, umana ed europea".
Il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha ripercorso i passaggi fondamentali della vicenda Aquarius: "Non vi è stato alcun atto formale di chiusura dei porti italiani, ma è stata raccolta la disponibilità manifestata all'apertura del porto di Valencia da parte del governo spagnolo", spiega il cinquestelle.
Domani, nel frattempo, si terrà a Budapest un vertice tra i paesi del blocco di Visegrad (Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia) e l'Austria. Anche in questo caso il tema sarà l'immigrazione e la gestione dei flussi. Il parlamento ungherese, inoltre, oggi ha approvato la richiesta del premier Orban di inserire in Costituzione il divieto di accoglienza dei migranti economici.
fonte immagine writeopinions.com
De Rosa Danilo