Migranti, Di Maio: "Cambiare regole Ue". Renzi replica: "Bugiardi o ignoranti".
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ROMA, 9 LUGLIO - “Finché la missione Euronavformed (Operazione Sophia, ndr) rimane in piedi, gli unici porti sono quelli italiani, il nostro obiettivo è cambiare le regole di ingaggio della missione”, si pronuncia così Luigi Di Maio intervenendo sulla polemica tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e quello della Difesa Elisabetta Trenta.
Di fronte ai microfoni di Radio 1 il vicepremier non mostra peli sulla lingua e accusa l’ex Governo Renzi: “Un anno fa sono stato a parlare con Frontex e mi spiegarono che il governo Renzi diede la disponibilità di portare i migranti nei porti in cambio di punti di flessibilità usati per il bonus degli 80 euro. Ora la musica deve cambiare". [MORE]
Il governo del cambiamento non è disposto a barattare la richiesta di flessibilità di bilancio con l’apertura dei porti, “ma la chiederemo perché è un diritto dell'Italia come quella degli altri paesi europei”, dice ancora Di Maio.
A sottolineare l’inadeguatezza delle vecchie politiche sull’immigrazione il ministro del Lavoro fa riferimento al cambiamento della linea sull’immigrazione anche da parte della Germania.
“Il problema è arrivato fin nel cuore dell’Europa e questo vale per l’immigrazione e per l’austerity. Sono rimasti in pochissimi a dire che va tutto bene nell’Unione Europea”, tuona ancora Di Maio mettendo a confronto il crollo del sostegno al Governo di Macron e il parallelo rafforzamento dei consensi alle politiche del nuovo esecutivo italiano.
Intanto appare dura la replica via social di Matteo Renzi alle parole del leader dei 5 Stelle: “Due ministri del Governo italiano, Di Maio e Toninelli, continuano a mentire anche oggi a proposito di flessibilità europea e immigrazione. Quei due o sono bugiardi o sono ignoranti, nel senso che ignorano i fatti. E mi spiace dirlo, trattandosi di membri del Governo del nostro Paese. Basta però ricordare la realta”.
L’ex segretario del Pd precisa che la flessibilità annunciata a Strasburgo il 13 gennaio 2015 era parte integrante dell’accordo per eleggere Juncker e nulla ha a che fare con le politiche migratorie.
Renzi rivendica piuttosto “il punto di onore e dignità” conquistato con il salvataggio di migliaia di vite umane in mare.
Rachele Fratini
Fonte immagine: tgcom24.mediaset.it