Politica
Migranti, Delrio:"Facciamo guerra agli scafisti, non alle Ong"
ROMA, 8 AGOSTO - In questi giorni da destra mi hanno descritto come il cattolico terzomondista che si oppone alla linea di quelli 'legge e ordine'. Ecco, questo mi ha dato fastidio. Io rispetto la legge dello Stato. Lavoro per l'ordine e la sicurezza”, ha detto il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Graziano Delrio, a Repubblica.[MORE]
“Sono impegnato - ha continuato - per stroncare il traffico odioso dei clandestini, in questa nostra guerra contro gli scafisti. Ma se c'è una nave di una Ong vicina a gente da soccorrere, non posso escluderla. E anche se non ha firmato il codice di autoregolamentazione, sono obbligato a usarla per salvare vite umane".
Riguardo al ministro dell’Interno Minniti, in riferimento al caso del trasbordo dalla nave di Msf, che non ha firmato il codice con il Viminale: "Per quanto mi riguarda, non ho punti di contrasto con lui, se l'altra sera ci fossimo comportati diversamente e fossero morte delle persone? E gli ufficiali fossero andati sotto processo, come è già successo?". A volte il trasbordo da navi di Ong che non hanno firmato il codice "è necessario, se viene individuato un pericolo di vita, o se una nave è troppo piccola e rischia di ribaltarsi. Noi dobbiamo tenere aperto questo spiraglio, per l'incolumità di chi è a bordo".
Quando gli si chiede se il caso di Msf possa in qualche modo vanificare il codice, Delrio rimarca il concetto di gerarchia delle fonti, quali il diritto internazionale e la nostra Costituzione: "Io ho dato disposizioni alla Guardia costiera di usare principalmente le Ong che mostrano un atteggiamento collaborativo. Ma certo non posso violare una regola di diritto internazionale, o la nostra Costituzione. Prima di tutto il resto, è una questione - come dire - di gerarchia delle fonti. O qualcuno pensa che si possa vietare il trasbordo a una nave con migranti, magari lasciandola fuori dai porti a vagare nel Mediterraneo per quindici giorni?".
Maria Azzarello