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Migranti, Commissione Ue: "Ricollocare 6mila persone al mese"

BRUXELLES, 16 MARZO 2016 - Alla vigilia del Consiglio Ue che avrà il suo fulcro nel negoziato per un accordo con la Turchia sulla gestione dei flussi migratori, il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans in conferenza stampa ha ricordato come «l'accordo con la Turchia sui flussi migratori è la cosa giusta da fare». «Non ci saranno –ha aggiunto- rimpatri a tappeto e respingimenti. L'accordo con la Turchia rispetterà il diritto Ue e la legge internazionale, ma Ankara deve ricordarsi che l'accordo non è un biglietto gratuito verso la Ue». [MORE]

Oltre a nuovi finanziamenti Ankara chiede anche la possibilità per i suoi cittadini di viaggiare nello spazio Schengen senza necessità di un visto e una corsia preferenziale per la sua adesione all'Unione. Su questo punto, il vicepresidente è stato molto diretto e la sua posizione è in linea con quella espressa nei giorni scorsi e ribadita oggi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: «La liberalizzazione dei visti per la Turchia resta soggetta a condizioni, non ci sono scorciatoie».

«La Turchia –ha spiegato il vicepresidente- deve rispettare tutte le condizioni per rendere la liberalizzazione dei visti una realtà entro giugno», come richiesto da Ankara.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che stamattina ha dichiarato che un accordo con Ankara «non può essere fatto a tutti i costi». «Ci sono dei principi fondamentali – ha detto il premier alla Camera - i diritti umani, la libertà stampa, i valori costitutivi e l'identità del nostro continente».

«Con l'intesa Ue-Turchia - ha proseguito Timmermans- non si voltano le spalle ai profughi, non ci saranno rimpatri a tappeto e respingimenti. L'accordo con la Turchia rispetterà il diritto Ue e la legge internazionale».

Sulla base del meccanismo di "scambio uno a uno" contenuto nell'accordo quadro Ue-Turchia siglato il 7 marzo, che stabilisce che per ogni siriano entrato illegalmente in Ue rispedito in Turchia un profugo sarà accolto nell'Unione, la Commissione Ue propone di utilizzare i 18mila posti dei reinsediamenti decisi a luglio e ancora disponibili. Ad esaurimento posti, verrà valutata la possibilità di proseguire con la quota ungherese di 54mila posti per i ricollocamenti, procedendo secondo un sistema di compensazione: chi farà i reinsediamenti non sarà obbligato a ricollocare l'equivalente.

Timmermans ha aggiunto che per rendere realizzabili i rimpatri dei richiedenti asilo dalla Grecia alla Turchia saranno necessarie modifiche legali da entrambe le parti: la Grecia dovrà riconoscere la Turchia come "Paese terzo sicuro", mentre Ankara dovrà garantire a tutti i profughi la stessa protezione che già offre ai siriani, ed equivalente a quella della Convenzione di Ginevra. Il meccanismo di scambio "uno a uno", ha concluso Timmermans è una misura «temporanea e straordinaria».

In merito alla richiesta della Turchia di aprire nuovi capitoli della trattativa di adesione all'Ue, Timmermans ha poi affermato che «sarà considerata», precisando che «comunque è necessario l'accordo di tutti gli Stati membri dell'Ue».

[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica