Migranti, Commissione Ue apre procedura infrazione contro l'Italia su mancata registrazione
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BRUXELLES, 10 DICEMBRE 2015 - Il portavoce della Commissione Ue per la salute e sicurezza alimentare Enrico Brivio ha confermato che «la Commissione europea ha inviato all'Italia una lettera di messa in mora», prima fase della procedura d'infrazione ai Trattati Ue. «L'Italia non sta rispettando pienamente gli obblighi previsti dal piano di eradicazione della Xylella», ha aggiunto Brivio. [MORE]
«La decisione di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia sulla Xylella - ha proseguito il portavoce- si basa sui risultati dell'ispezione effettuata dall'Ufficio veterinario europeo lo scorso novembre, e sulla valutazione della Commissione europea». L'esecutivo Ue «ritiene che l'Italia non stia attuando tutti i suoi impegni sull'eradicazione, contenimento e sorveglianza della Xylella».
Brivio ha infine precisato che i risultati dell'ispezione condotta dall'Ufficio veterinario europeo lo scorso novembre, «saranno presentati alla prossima riunione del Comitato fitosanitario, fissata per il 16 e 17 dicembre».
La reazione di Renzi
Immediata la reazione del premier Matteo Renzi alla decisione della Commissione Ue. «L'Europa non sta facendo tutto quello che deve fare per fronteggiare il flusso di migranti. Noi stiamo realizzando gli hot spot, non è partito il processo di relocation, non è matura la consapevolezza che l'Italia non ha bisogno di aiuto dall'Europa, ma è se l'Europa vuole continuare ad essere se stessa. Non basta lavarsi la coscienza dando un pò di soldi a qualche paese, per non tradire i propri valori e i propri ideali, per essere una comunità di donne e uomini, non un insieme di codici fiscali», queste le parole di Renzi che ha criticato i leader europei, «quelli che strillano il giorno dopo la tragedia e poi si nascondono».
«Già dal prossimo anno aumenteremo il contributo all'Unhcr, portando l'Italia nel '20 Million dollar club'», ha concluso il presidente del Consiglio.
Richieste di asilo:dati Eurostat
E’ di oggi la notizia che nel terzo trimestre 2015 le richieste di asilo nella Ue sono state 410mila, il doppio rispetto al trimestre precedente. I numeri più alti in Germania e in Ungheria (108mila ognuna; 26%), a seguire Svezia (42.500; 10%), Italia (28.400; 7%) e Austria (27.600; 7%). In Italia il dato sale del 91% rispetto al trimestre precedente. Eurostat riferisce che il numero di siriani e iracheni che cercano protezione internazionale è più che triplicato rispetto al trimestre precedente, raggiungendo rispettivamente 138mila casi e 44.500 casi, mentre il numero degli afghani è raddoppiato a oltre 56.500. Infine, secondo i dati dell’agenzia, le richieste d'asilo in corso d'esame nell'Unione europea sono oltre 800 mila.
Domani a Roma, proprio sul tema dell’immigrazione, si terrà un incontro informale fra Laura Ravetto (Fi), presidente del Comitato Schengen e i suoi omologhi dei parlamenti europei. L’esponente Fi ha così commentato: «E' un primo passo verso quell'evoluzione dell'accordo di Schengen da molti invocato dopo i recenti atti terroristici che hanno colpito Parigi. L'obiettivo è rendere compatibile l'area Schengen, vera e tangibile conquista dell'Europa unita, con le nuove e indispensabili esigenze di sicurezza che il presente, ma soprattutto il futuro, ci impongono. E' questa la vera sfida che attende l'Europa. Ma ogni intervento su Schengen deve passare dai parlamenti, non dai governi».
[foto: ilsecoloxix.it]
Antonella Sica