Politica
Migranti, Berlusconi: "Mai perdere di vista i principi di umanità"
ROMA, 15 LUGLIO – “Bene la linea della fermezza in materia di immigrazione, ma non bisogna perdere di vista i principi di umanità che sono nella nostra cultura”, così l’ex primo ministro Silvio Berlusconi è intervenuto nel dibattito sulla gestione dei flussi migratori.[MORE]
Il Cavaliere ha poi sottolineato che il “destino di esseri umani che sono vittime di un infame traffico e che rischiano la vita aggrappandosi ad un’illusione di un domani migliore per sé e per i propri figli merita rispetto”, ricordando inoltre che “vita e dignità vengono prima di tutto e che il cinismo non è tollerabile”.
Parole, dunque, che sembrerebbero stridere con la linea tenuta dall’alleato di centro destra ed attuale ministro dell' Interno Matteo Salvini, fermamente deciso ad opporsi a qualsivoglia sbarco di migranti recuperati da navi delle organizzazioni non governative.
E proprio il segretario del Carroccio è oggi tornato, come consuetudine, a parlare del tema arrivi, sottolineando come nell’ultimo mese gli sbarchi siano stati un decimo rispetto allo stesso periodo del 2017 (quando ancora non era in vigore il nuovo pacchetto di misure varato dal suo predecessore Minniti).
Intanto continua l'attesa delle navi al largo di Pozzallo con a bordo 442 migranti. Le imbarcazioni riceveranno viveri per due giorni, preparati nel centro di identificazione del comune siciliano. Sarà poi una motovedetta della Guardia Costiera a consegnare i pasti alla nave Protector di Frontex, mentre una motovedetta della Guardia di Finanza provvederà a recapitarli al pattugliatore Monte Sperone.
Degli oltre quattrocento migranti, almeno 150 saranno ricollocati in altri Paesi dell’Unione Europea. Dopo Francia e Malta, che nelle ultime ore avevano dato il via libera ad accoglierne 50 ciascuna, anche la Germania si è allineata agli altri partner europei. “Un successo”, così sarebbe stata definita da Palazzo Chigi la risposta degli altri membri dell’Unione alle richieste del governo italiano.
Paolo Fernandes
Foto: polisblog.it