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Migliaia di polacchi manifestano a Varsavia contro il governo

 Oggi domenica 4 giugno mezzo milione di polacchi sono scesi nelle strade della capitale per denunciare "l'alto costo della vita, le truffe e le menzogne, a favore della democrazia, delle libere elezioni e dell'Unione Europea". Tra loro il premio Nobel per la pace Lech Walesa e l'ex capo del Consiglio europeo Donald Tusk e capo del principale gruppo di opposizione del partito di centrodestra liberale ed europeista Piattaforma Civica.

La maggior parte dei partiti di opposizione ha invitato i sostenitori a unirsi alla marcia contro il partito nazionalista Diritto e giustizia (PiS), guidato da Jaroslaw Kaczynski.

"Il Municipio di Varsavia ha stimato la partecipazione di  500.000 partecipanti", ha dichiarato agli organi di stampa  Jan Grabiec, portavoce degli organizzatori della manifestazione. 

In un breve discorso inaugurale, Donald Tusk ha sottolineato che la missione dell'opposizione è "di importanza paragonabile" a quella degli anni '80 e alla lotta contro il comunismo dell'epoca.

“Basta così!”, “Non vogliamo una Polonia autoritaria”, “Il PiS costa caro”, proclamavano alcuni cartelli diretti contro la maggioranza al potere in Polonia da quasi otto anni, ora all'avvicinarsi delle elezioni legislative previste per l'autunno.

Lech Walesa fondatore di Solidarność, la prima organizzazione sindacale indipendente del blocco sovietico ed ex presidente della Polonia (1990-1995) a lungo assente dalla scena politica, ha detto di aver atteso "pazientemente" il giorno in cui il partito nazionalista e il suo leader Kaczynski dovranno andarsene. "Jaroslaw Kaczynski, siamo venuti a prenderti. Questo giorno è arrivato", ha detto Lech Walesa.

Sono state sollevate preoccupazioni anche contro la nuova legge accusata di minare la democrazia polacca, criticata tra l’altro anche da UE e USA che “istituisce una commissione per indagare sull'indebita influenza russa nella politica polacca e ha il potere di vietare alle persone di assumere cariche pubbliche per 10 anni.” 

Il PiS ha condannato il raduno come una "marcia dell'odio".


Fonte immagine AP news