Eventi
Midnight in Paris: la nostalgia per un passato lontano
MESSINA, 16 DICEMBRE 2011 - Appassionata immersione nella città di Parigi, partendo da tempi attuali per poi tuffarsi nei ruggenti anni Venti , fino alla "belle epoque" sul finire dell'ottocento. Si tratta di una commedia romantica, scritta e diretta da Woody Allen. Inizialmente il film non sembra offrire particolari spunti di originalità, poi all'improvviso si trasforma una sorta di favola, in grado di affascinare lo spettatore, in un crescendo d’intensità. Il tema dominante è la surreale ricerca della mitologica "Età dell'oro".[MORE]
Riecheggia la nostalgia per un passato lontano e sconosciuto come forma di negazione del presente, nella convinzione che altre epoche siano più consone ai nostri sentimenti e possano meglio rispecchiare la nostra anima. Non si tratta di emozioni sconosciute, credo che ognuno di noi almeno, una volta nella vita, abbia avvertito una sintonia con un'epoca diversa, un modo come un altro per sfuggire a un presente ritenuto incapace di comprendere fino in fondo i nostri talenti e aspirazioni.
La pellicola inizia con una dettagliata panoramica della città, che permette di entrare in sintonia con la capitale francese. La trama narra di un giovane sceneggiatore americano, che decide di concedersi una vacanza, nella speranza di trovare l'ispirazione per ultimare il suo primo romanzo. Annoiato dagli amici che la fidanzata gli impone di frequentare, decide di lanciarsi in passeggiate solitarie lungo le strade della "Ville lumiere". Durante il suo vagabondare si ritrova nella Parigi degli anni venti, così il giovane romanziere avrà la possibilità di conoscere i suoi idoli letterari: Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald (accompagnato dalla trasgressiva Zelda), e Gertrude Stein.
Dopo svariati incontri emozionanti, si accorge che in qualunque epoca esiste comunque la nostalgia per il passato, quindi l’unica soluzione è adattarsi al presente, cercando di esaltarne gli aspetti positivi e senza lasciarsi trascinare passivamente da eventi che rischiano di influenzare definitivamente il nostro futuro.
Fabrizio Vinci