Cronaca

Microcriminalità a Napoli: ancora grave il turista aggredito

 NAPOLI, 19 MAGGIO 2011 - Doveva essere una piacevole seppur breve diversione, si è tramutata, nel giro di pochi istanti, in tragedia.

Oscar San Antonio Mendoza, cittadino americano di origini portoricane, era appena sceso dalla Celebrity, nave da crociera da pochi minuti attraccata al porto di Napoli. Con poche ore a disposizione (il nuovo imbarco era previsto per le 18), l’uomo, accompagnato dalla moglie, aveva deciso di concedersi una passeggiata per le vie del centro.[MORE]

Non poteva immaginare di imbattersi immediatamente nella faccia più vile della città partenopea: mentre la coppia percorreva a piedi via Marina, uno scooter si è avvicinato minaccioso mettendo in atto un tentativo di scippo. L’obiettivo dei due balordi era l’orologio rolex al polso del turista, che tuttavia ha avuto la prontezza di difendersi e reagire.

La colluttazione è durata pochi istanti, prima che l’uomo, sessantaseienne, cedesse sotto la ferocia dei suoi più giovani rivali: alla fine, mentre i due rapinatori fuggivano senza bottino, il turista americano riversava a terra incosciente dopo un brutto colpo alla testa rimediato in seguito ad una brusca caduta; tutto questo sotto gli occhi increduli e terrorizzati della moglie.

I primi a soccorrere la coppia sono stati alcuni agenti della Guardia di Finanza, che hanno subito trasportato il ferito al Loreto Mare, dove ha subito un intervento chirurgico per ridurre un vasto ematoma alla testa. Ma le sue condizioni permangono gravi: il recupero sembra in parte rallentato dalle condizioni di salute dell’uomo precedenti all’accaduto, in quanto già portatore di pacemaker.

Il consolato americano ha provveduto a recuperare i bagagli dei due viaggiatori, consentendo così alla nave da crociera di riprendere il suo itinerario.

Un viaggio interrotto invece per i due coniugi americani, costretti a terra da un gesto brutale e vigliacco, che non può raccontare un’intera città, ma che può svilire e demoralizzare un’intera cittadinanza, ostaggia dei suoi incurabili (apparentemente) mali.

 

Maurizio Grimaldi