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MGFF, Ronn Moss racconta la sua lunga storia d'amore con l'Italia

Catanzaro, 2 Agosto - Un Ronn Moss in gran forma fa ingresso nel complesso monumentale del San Giovanni guardandosi intorno affascinato dall’incantevole scenario. Entra nel chiostro e viene accolto con grande calore dal pubblico che applaude in piedi, rigorosamente distanziato e con mascherine. Sin da subito dimostra una grande disponibilità ad ascoltare tutti, firmare autografi e fare foto.

Si fatica, infatti, a dare inizio alla prima masterclass del Magna Graecia Film Festival 2020. Ronn non vuole interrompere prima di aver dato ascolto ad ogni singola persona che si sia avvicinata. Il fotografo del festival, Antonio Raffaele, ha un gran lavoro da svolgere. Soltanto quando tutti sono tornati al loro posto il giornalista e critico cinematografico Antonio Capellupo può dare inizio all’emozionante chiacchierata in cui il musicista e attore americano si è raccontato mettendo in evidenza la lunga storia d’amore che lo lega all’Italia.

Ve ne raccontiamo un estratto:

Ronn Moss e la musica

Ho iniziato all’età di undici anni suonando la batteria. Crescendo ho ascoltato molta musica classica e jazz, ma quando sono comparsi sulla scena  i Beatles tutto è cambiato, in particolare per me. Mi hanno fatto capire quello che realmente volevo fare. Diventare come Ringo Starr.

I miei genitori mi hanno comprato una batteria molto costosa con la quale ho suonato per diversi anni, a scuola, nei matrimoni, per qualsiasi contratto mi arrivava. Un giorno mia sorella è arrivata con un basso e mi ha detto che se fosse riuscita a suonarlo bene sarebbe potuta entrare in un gruppo molto popolare. Allora le ho rubato subito il basso ed è stata la fine della sua carriera e l’inizio della mia.

Ronn e i Player

Alcuni anni dopo abbiamo fondato i Player ed è stato tutto di un altro livello. Abbiamo iniziato a incidere album, a fare i tour. Il grande successo di Baby come back ci ha permesso poi di collaborare con grandi artisti, fra cui Eric Clapton. Ad ogni concerto c’erano almeno 25 mila persone. Non c’è niente di più meglio che suonare rock and roll davanti ad un grande pubblico.

Quando mi chiedono se preferisco la musica o fare l’attore io rispondo che li amo entrambi ma non c’è nulla come suonare il rok and roll.

Ronn e la carriera d’attore

Il produttore Robert Stigwood, colui che ha lanciato i Bee Gees, un giorno, mentre registravamo, mi chiese se avevo mai pensato di recitare, io gli risposi di no. Alcuni anni dopo, quando l’esperienza con Player era in declino, mi sono ricordato delle sue parole e ho deciso di provare a dedicarmi alla recitazione. Ho sempre amato i film e sono cresciuto a Hollywood, mio padre era il miglior amico di Charlie Chaplin ed era molto coinvolto nel mondo del cinema. Mi sono completamente a questa nuova carriera e sono riuscito a fare l’attore, il regista e il produttore.

La mia carriera da attore ha inizio proprio qui nel sud Italia, con il film I paladini di Giacomo Battiato, un’opera che mi ha aperto la strada. Produttore e regista vennero a Los Angeles e mi chiesero di interpretare questo ruolo.

Siamo arrivati a Roma, siamo scesi a Messina e abbiamo girato sulla costa orientale della Sicilia. Ho trascorso tre mesi sul monte Etna, bellissimo. Ho mangiato il cibo migliore che avevo mai mangiato. Mi sono innamorato dell’Italia molti anni prima che voi conosceste me con Beautiful. Una storia d’amore che dura da quarant’anni.

Ronn e il grande successo

Che Beautiful stava cambiando la storia della serialità me ne sono accorto soltanto due anni dopo che avevamo iniziato a girare. Prima non avevo idea della grande quantità di persone che in tante parti del mondo ci seguivano. È successo nel centro di Atene quando, affacciandomi da un centro commerciale in cui ero ospite, ho visto oltre cinquantamila persone accalcate che aspettavano qualcuno. Io ho chiesto se aspettavano il Papa, poi mi hanno spigato che aspettavano me ed io sono rimasto incredulo. Ho salutato con il braccio e una folla immensa mi ha risposto con un gran boato. Mi è stato detto di non salutare più perché era pericoloso per la folla, c’era il rischio che chi cadeva a terrra non sarebbe riuscito a rialzarsi. Un oceano di persone.

Ronn e Beautiful

Iniziamo col chiarire perché ho lasciato Beautiful. Non è stato per motivi finanziari. Due settimane prima che il mio contratto finisse io e mia moglie abbiamo avuto un incidente terribile. Siamo stati colpiti da un camion e la nostra macchia ha iniziato a fare carambola con altre macchine e si è fermata schiacciata da un lampione. Ho avuto un brutto colpo in testa con una momentanea perdita di memoria ed un grave handicap al braccio sinistro che non mi permetteva di suonare. Sono tornato sul set ma mi sono reso conto che non riuscivo più a memorizzare le battute. Ho concluso le due settimane e non ho rinnovato il contratto. Per il produttore è stato un brutto colpo. Io non ho mai spiegato il perché della mia scelta, avrei potuto ma non sono abituato a piangermi addosso. Ho sempre cercato di superare gli ostacoli. Quando l’ho comunicato a tutto lo staff sono scoppiati a piangere.

Oggi penso sia stato un bene, perché altrimenti non avrei mai fatto il percorso che ne è seguito. È stata una rinascita.

Ronn e il futuro

Così come la nascita cinematografica anche la rinascita sta iniziando in Italia. Mi trovo in Puglia dove sto producendo e interpretando una bella storia. In mie esperienze passate ho conosciuto tante belle persone in questa regione fra cui Tiziano Cavaliere. Nei nostri numerosi viaggi tra il sud e il nord Italia abbiamo pensato di fare questo film che sarà finito di girare a settembre, perché siamo stati costretti ad interrompere causa Covid 19.

È una storia bellissima, romantica, con sullo sfondo la Puglia. Nel cast ci sono Paolo Sassanelli e i grande attore e gentleman Lino Banfi.

Saverio Fontana