Cultura e Spettacolo

MGFF, Procuratore Gratteri: questa riforma del processo penale è scellerata

Catanzaro, 5 Agosto

Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervenuto ieri sera al Magna Graecia Film Festival. in un incontro pubblico per presentare il documentario 'Se dicessimo la verità' di Giulia Minoli ed Emanuela Giordanoha risposto per circa mezz’ora alle domande del giornalista Antonio Capellupo. Alla fine ha ricevuto una lunga standing ovation dai circa mille spettatori presenti ed è stato premiato dal Prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta con il Magna Grecia Film Festival Award, creato dal maestro Michele Affidato.

Riportiamo qui una sintesi dell’intervista ed in particolare il suo parere sulla riforma del processo penale in corso.

 

Gratteri e il disegno di legge Cartabia

Non sono d’accordo con questa riforma, è la peggiore che abbia mai letto dal 1986 ad oggi. Anche se qualche mio collega ha cambiato idea io non lo faccio, perché ho un po’ di esperienza e so a cosa serve il dibattimento, so cosa succede in Appello e  cosa  in Cassazione. Sono arrabbiato, dispiaciuto, deluso ma non lo posso far trasparire troppo, perché ho bisogno che la gente continui ad aver fiducia in noi. Ho impiegato cinque anni per costruire un rapporto con usurati, estorti e noi ce la faremo a cambiare.

Non mi sarei aspettata questa riforma scellerata, folle. Faccio un esempio in modo che possano capire tutti: è come se una signora è in attesa dall’oncologo ed è novantesima. Il medico riesce a fare soltanto ottanta visite. All’ultima dice alle pazienti rimaste :«mi dispiace non posso più visitare». La donna ammalata chiede quando potrà essere ricevuta ed il medico le risponde che non essendo entrata nelle ottanta odierne non potrà essere visitata mai più. Questa è l’improcedibilità. Vi sembra una cosa normale?

Perché prima di arrivare a questa tagliola non vediamo cosa si può fare affinché i processi durino di meno? Ci sono circa 250 magistrati fuori ruolo, cioè invece di scrivere sentenze o fare indagini, sono nei vari ministeri, o all’estero, fanno i consulenti. Perché non mandare nei ministeri i professori associati e far rientrare i magistrati?

Poi, incominciamo ad accorpare gli uffici giudiziari. Considerate che in Abruzzo e Molise ci sono tribunali ogni 12-18 Km. In queste Procure ci sono un procuratore e 2 sostituti. Non si possono accorpare due tribunali? L’ufficio giudiziario è una macchina costosa, va resa più efficiente.

Poi, ancora, facciamo una forte depenalizzazione. Immaginate un tizio ubriaco che fa un incidente. Se non ferisce nessuno, perché quel fascicolo deve andare in Procura? Va direttamente in Prefettura che applicherà una giusta sanzione. Tutto ciò che non è grave lo depenalizziamo.

A  questo punto torniamo alla prescrizione prima di Buonafede, prima di Orlando, ma questa è un disastro. La gente si sveglierà quando qualche processo importante in Appello verrà dichiarato improcedibile.

Articolo in aggiornamento

Saverio Fontana