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MGFF, prima serata all’insegna del divertimento con Claudio Bisio
L’attore-presentatore e da poco anche regista ha intrattenuto il folto pubblico presente all’Arena porto di Catanzaro
Claudio Bisio è stato il mattatore della prima serata del Magna Grecia Film Festival che ha aperto i battenti ieri.
La serata è stata presentata da uno storico volto del Festival, Carolina Di Domenico che è stata coadiuvata da una madrina d’eccezione, Clara Soccini, in arte Clara, cantante show girl che, come da lei stessa confermato è arrivata in Calabria direttamente da Milano dopo essersi esibita poche ore prima in un locale del Veneto.
Nonostante il tour de force la Soccini non ha voluto però mancare all’importante appuntamento con il MGFF accettando con gioia la richiesta dell’ideatore della kermesse Gianvito Casadonte.
Nel corso della serata è stato apprezzato l’intervento di Concetta Stanizzi, vicepresidente nazionale della LILT - Lega italiana nella lotta ai tumori - che ha presentato un progetto “pigiama run” manifestazione di solidarietà a carattere nazionale che si terrà a Soverato il 20 settembre al calar del sole. Sarà una camminata indossando il pigiama alla quale invita ad iscriversi e il cui incasso sarà devoluto al polo oncologico dell’ospedale “Ciaccio” a favore della ricerca finalizzata alle cure rivolte ai bambini del reparto pediatrico oncologico che il pigiama, purtroppo, devono indossarlo per giorni, settimane e addirittura mesi interi
Davanti ad un nutrito pubblico che è accorso all’Arena porto di Catanzaro la serata è stata incentrata sull’ospite d’eccezione che ha inaugurato la 21ma edizione del festival: Claudio Bisio.
L’attore protagonista di oltre 40 film nel corso della sua carriera prima di essere intervistato dal giornalista cinematografico Antonio Capellupo ha intrattenuto i presenti con le sue immancabili battute sollecitato anche dal sindaco Fiorita dalla spiegazione che il primo cittadino ha dato sul giorno della festa del patrono della città e sulla tradizione da parte dei residenti del quartiere Lido in merito alla processione della Madonna a mare.
Una serata piacevole in cui il solito, spontaneo Bisio non ha fatto mancare la sua verve di show man prima di addentrarsi nella presentazione del suo primo film da regista “L’ultima volta che siamo stati bambini”.
Nello spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a cimentarsi per la prima volta nella veste di regista nel corso dell’intervista l’attore milanese ha raccontato qualche aneddoto e in parte la trama senza però addentrarsi eccessivamente sulla stessa.
Il film. Tratto dal libro di Fabio Bartolomei, è uscito nelle sale ad ottobre dello scorso anno riscuotendo un discreto successo e ottime recensioni. Rappresenta l’elogio all'amicizia in tempo di guerra e alla lotta difficile ma allo stesso tempo affascinante del crescere e diventare adulti.
Ambientato a Roma durante la guerra è la storia di tre bambini Vanda, Italo, Cosimo che hanno dieci anni e, nonostante la Seconda guerra mondiale, conoscono ancora il piacere del gioco che condividono con l'amico Riccardo che è ebreo. Il giorno in cui scompare decidono che non si può attendere: i tedeschi, che devono averlo portato via con un treno, devono essere resi consapevoli del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per cui essere punito.
Si mettono quindi in marcia seguendo la strada ferrata. A cercare di raggiungerli ci sono Vittorio, fratello di Italo e milite fascista che ha subìto una ferita, e la suora dell'Istituto per gli orfani che ospita Vanda.
Una storia intrigante che però non ha evidenziato oltremodo la tragedia della guerra ma si è incentrata, come di diceva, sul valore e l’importanza dell’amicizia.
Maurizio Martino