Cronaca
Metodo Stamina, ministro Lorenzin minacciata di morte. Si lavora per il nuovo comitato
ROMA, 6 DICEMBRE 2013 - A due giorni di distanza dall’ordinanza del Tar del Lazio che ha accettato il ricorso del presidente della “Stamina Foundation Onlus”, Davide Vannoni, sospendendo di fatto il decreto di nomina del comitato scientifico effettuato dal ministero della Salute, il ministro dello stesso dicastero, Beatrice Lorenzin, fa sapere di aver ricevuto delle minacce di morte.
«Queste cose purtroppo stanno avvenendo, – dice il ministro – le abbiamo ricevute su Internet e in ufficio, sono cose che non dovrebbero mai accadere ma preferisco non parlarne», per poi aggiungere «le minacce che ho ricevuto sono una cosa gravissima e chi mi preoccupa moltissimo. È ingiustificabile arrivare alle minacce a una persona».
La ministra Lorenzin si è invece voluta soffermare sulle misure che sta prendendo dopo l’ordinanza del Tar. In primo luogo si sta valutando l’ipotesi di presentare ricorso contro la stessa sentenza del Tar al Consiglio di Stato. In tal senso non è mancata da parte del ministro della Salute una stoccata al presidente Vannoni: «Stamina dovrebbe, anziché fare ricorsi e appelli, rendere noto il metodo e permettere a tutti di fare la propria valutazione». [MORE]
Tuttavia, nel pieno rispetto della sospensiva ordinata dal Tar, il ministro spiega che continuano i lavori per la nomina di un nuovo comitato: «Stiamo sentendo i maggiori esperti al mondo, che hanno dato la loro disponibilità, ma i nomi – spiega il ministro – li daremo al momento opportuno per non spettacolarizzare una vicenda che merita ben altro trattamento. Non c’è chi ha un occhio più o meno benevolo nella valutazione di un protocollo, – ha aggiunto la Lorenzin – ci devono essere scienziati autorevoli perché non è una valutazione politica né un talk show, è una cosa molto seria che deve rimanere nell’ambito della ricerca e delle sue regole».
Per tale ragione, ha concluso il ministro, «l’Istituto superiore di sanità selezionerà esperti anche in base alla disponbilità a venire in Italia in tempi brevi, gia' abbiamo avuto proposte di nomi molto prestigiosi nel mondo accademico internazionale. Dopo di che spero si possa mettere la parola fine nell'interesse dei pazienti».
(Immagine da huffingtonpost.it)
Giovanni Maria Elia