Cronaca

Meteo: Weekend una trottola ciclonica impazzita poi crollo termico, duro stop all'estate. I dettagli

Come sarà il tempo nel prossimo weekend? L'anticiclone sta conquistando di nuovo l'Italia, eppure non abbiamo ancora la certezza granitica che il fine settimana possa essere esente da disturbi. Ciò per colpa di una trottola ciclonica impazzita (ovvero di direzione ancora non del tutto certa) che potrebbe minacciare anche parte dell'Italia, sfiorandola.

Ma andiamo con ordine per capire meglio quale potrebbero essere le conseguenze tra sabato 10 e domenica 11 luglio.

Partiamo dalle certezze: il fine settimana si aprirà ancora all'insegna della stabilità atmosferica, grazie alla protezione garantita dall'anticiclone africano, sempre ben disteso sul bacino del Mediterraneo. Sabato 26 ci aspettiamo dunque ancora tanto sole da Nord a Sud, con temperature sempre oltre le medie climatiche attese in questo periodo dell'anno, con punte oltre i 32/35°C, specie al Centro-Nord.

Ma se da noi l'estate sta proseguendo senza grossi scossoni e pure fin troppo calda, lo stesso non si può dire per il Centro-Nord Europa dove le condizioni meteo rimangono piuttost instabili e il clima per certi versi pure freddino, a causa del passaggio di continui nuclei temporaleschi.

Ebbene non è escluso che uno di questi (cut-off in termine tecnico), ora posizionato tra Regno Unito e Francia, possa riuscire ad avanzare verso il cuore del Vecchio Continente nei prossimi giorni, portando in dote aria fresca e precipitazioni anche molto intense. Questo nucleo, sospinto da correnti instabili, tende a seguire traiettorie non sempre facilmente prevedibili.

Per la giornata di domenica 11 gli ultimissimi aggiornamenti paiono virare verso una certa stabilità atmosferica su buona parte del Paese, ancora con sole e caldo, tuttavia non possiamo ancora del tutto escludere che gli effetti della goccia fredda nord-atlantica possano iniziare a farsi sentire, soprattutto al Nordest.

Visti i forti contrasti termici ed igrometrici previsti, se ciò dovesse essere confermato, non potremmo escludere la possibilità di temporali, specie sull'arco alpino, tra Trentino-Alto Adige e Veneto.

Allargando poi il nostro sguardo al quadro sinottico europeo ci rendiamo conto che questo non sarà altro che l'avamposto di un ben più corposo ed insidioso fronte temporalesco atteso per la prossima settimana.

Ecco le previsioni della prossima settimana

La prossima settimana ci potrebbe essere il primo duro stop all'estate. E' questa la principale novità che emerge oggi dagli ultimi aggiornamenti della nostra APP ufficiale.
Dopo diverse settimane all'insegna di un caldo a tratti opprimente su buona parte dell'Italia, intervallate solamente da veloci e localizzati break temporaleschi (come per esempio quello di domenica 4 luglio), tra qualche giorno potrebbe esserci una tregua più corposa. Per carità, nulla di definitivo, d'altronde non siamo ancora a metà luglio, ma di piccola svolta possiamo forse parlare.
Più concretamente, la nostra attenzione si concentra su martedì 14 luglio, quando una profonda depressione, ricolma di aria fresca e temporali, riuscirà verosimilmente a sfondare il muro anticiclonico e a dare il via ad una fase decisamente turbolenta su molte delle nostre regioni. E anche più fresca.

Ma andiamo con ordine.
Se sul nostro Paese a farla da padrone in questo inizio di estate è stato senza ombra di dubbio l'anticiclone africano, la situazione è stata ben diversa sul Centro-Nord Europa, frequentemente ostaggio di piogge, grandinate e persino di tornado (il più recente sulla Repubblica Ceca). La causa va ricercata in una bassa pressione semi-permanente, una sorta di "macchina delle perturbazioni" che staziona alle alte latitudini del Vecchio Continente e che a più riprese invia impulsi instabili i quali vanno successivamente ad interagire con le correnti calde ed umide in risalita dal Nord Africa, provocando spesso degli sconquassi meteorologici.

Ebbene, nei prossimi giorni un vasta area depressionaria posizionata tra Groenlandia e Islanda inizierà il suo viaggio verso il cuore dell'Europa, grazie alla spinta di correnti d'aria polari marittime.
L'arrivo sul bacino del Mediterraneo di questo vortice ciclonico è atteso proprio all'inizio della prossima settimana e comporterebbe, se confermato, non solo l'innesco di una fase di maltempo da non sottovalutare, ma anche un crollo delle temperature.

Nulla di così anomalo, tuttavia. Come spesso accade, dopo le "fiammate africane" di una certa consistenza, nei bassi strati dell'atmosfera ristagnano ingenti quantità di umidità e calore, ovvero "l'energia potenziale" per lo sviluppo di eventi meteo estremi. Successivamente, al primo refolo fresco e instabile in quota, i moti convettivi (aria calda che sale) favoriscono la formazione di temporali particolarmente violenti, con elevato rischio di grandine e in alcuni casi, più rari, anche di trombe d'aria.

Quali sono dunque le conseguenze concrete che rischierà il nostro Paese la prossima settimana? Le condizioni meteo sono attese in peggioramento a partire da martedì 13 luglio, quando ci aspettiamo l'arrivo di intense precipitazioni, inizialmente al Nord. Successivamente, specie da giovedì 15, il maltempo potrebbe estendersi verso il resto del nostro Paese.


Per i dettagli occorre ovviamente aspettare ancora qualche giorno, vista la distanza temporale ancora abbastanza elevata. Detto questo vi consigliamo di rimanere aggiornati, l'estate potrebbe davvero subire il primo serio stop. (iLMeteo)

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